Solo per la maglia. E’ questo il senso ‘forte’ che il match di oggi pomeriggio contro il Carbonia (ore 14.30) assume per il Savoia che in questa stagione sta facendo parlare molto di più fuori dal campo per che il calcio giocato.
IL PASSO INDIETRO – Tante, troppe sono le tensioni che attanagliano il club e che per la gara del Giraud contro i sardi avrebbero potuto assumere toni ancor più gravi. Ci riferiamo al rischio di non vedere sulle maglie il logo. Fortunatamente la società ha fatto un passo indietro e la squadra scenderà in campo con lo stemma del Savoia. Il colore della divisa dovrebbe essere arancione, ma negli ultimi anni ne abbiamo visti tanti di accostamenti cromatici che poco o nulla hanno con la storia ultracentenaria del club: dall’azzurro, al rosa, passando per il gialloblù.
Di seguito il testo integrale della nota societaria a nome del patron Alfonso Mazzamauro diffusa nel pomeriggio di ieri. ‘L’U.S. Savoia 1908 nella persona del Presidente Onorario Alfonso Mazzamauro, comunica che, pur avendo già acquistato le maglie da gioco prive di stemma e di nome sulla parte retrostante in seguito a un’attenta riflessione con i vertici societari, con i rappresentati della tifoseria e ai i numerosi attestati di stima e affetto ricevuti in queste ore da Torre Annunziata tutta, pur non condividendo ha convenuto per rispetto e amore verso questa città, di far giocare domani la squadra, il match contro il Carbonia, con lo stemma sul petto, confermando fortemente visto l’andamento della stagione l’assenza del cognome dei calciatori nella parte retrostante della stessa, e sottolineando che comunque non si giocherà in maglia bianca in quanto quest’ultima va meritata. Il presidente conferma che il suo pensiero verso i giocatori non è cambiato, e che la squadra sta fortemente deludendo la città e la società e dovrà dimostrare sul campo di essere all’altezza del blasone e della storia di questa maglia. Un’ulteriore testimonianza che certifica il rapporto di rispetto, stima e amore che lega la famiglia Mazzamauro alla gente di Torre Annunziata’.
GIOCATORI SOTTO ESAME – Tra le prime affermazioni del diesse Righi c’è stata quella relativa ai giocatori.
“l’io deve lasciare spazio al noi. Se vogliamo fare qualcosa di importante questa è la formula. Chi non capisce questo è fuori”.
Parole che mettono tutti i calciatori sotto esame. Bisogna giocare per la città, per il club, non per se stessi. Basta individualismi ed isterismi, solo così la squadra potrà riscattarsi agli occhi della proprietà e dei tifosi. Questo indipendentemente da come finirà questa stagione che è già ampiamente compromessa. In questo delicato frangente sarà fondamentale il ruolo di sintesi di mister Ferraro che ha di certo ereditato una patata bollente dai suoi predecessori.
Il tecnico è chiaro.
“Siamo tutti in discussione e ognuno di noi deve fare qualcosa in più. Abbiamo un solo obiettivo che è quello di tornare a vincere. Ritrovare i tre punti è fondamentale per prepararci al meglio per questo rush finale. Io non sono qui per fare confusione. Devo cercare di mettere i singoli nelle migliori condizioni per esprimersi al meglio. Il mio compito è agevolarli e aiutarli”.
La formazione resta un vero mistero. Potrebbero essere sacrificati nomi eccellenti, intoccabili che non hanno dato quanto sperato. Chi da oggi indosserà questa maglia dovrà farlo con onore, quindi fuori chi non merita. Il 4-3-1-2 dovrebbe essere il modulo base ma non si esclude che si possa passare al 4-3-3.
C’E’ L’ARBITRO DI CASTROVILLARI – A dirigere il match è stato designato Emanuele Bracaccini di Macerata, ad assisterlo Fabio Cantatore e Giovanni Francesco Massari entrambi della sezione di Molfetta. Bracaccini è già conosciuto dal Savoia. Lo scorso anno diresse la vittoria interna sul Roccella ma fu anche l’arbitro di Castrovillari che assegnò un rigore molto dubbio ai padroni di casa al 96’ per l’1 a 1 finale, risultato che tarpò le ali ai torresi nella rincorsa al Palermo. In caso di vittoria i ragazzi di mister Parlato avrebbero conquistato la nona vittoria di fila portandosi a -1 dai rosanero. Il fischietto marchigiano quest’anno è alla undicesima uscita; 8 le vittorie per le squadre di casa, 2 i successi degli ospiti. Al quinto anno nella C.A.N. di D, Bracaccini ha complessivamente arbitrato 88 gare, 348 le ammonizioni comminate, 29 espulsioni (16 dirette), 22 i rigori assegnati.
(Redazione)