A fine gara si ‘rischia’ il solito silenzio stampa. Alla fine prevale il buon senso e la società concede al solo tecnico Chianese (nella foto con Perotti) di parlare con i media.
DIFESA D’UFFICIO – Quella di Chianese è una vera e propria difesa d’ufficio del suo lavoro e della squadra rispetto ad un Savoia senz’anima che pur volenteroso si blocca, inspiegabilmente, sotto porta. E’ pur vero che la prima frazione è stata totalmente dominata e la ripresa lo è stata per ampia parte ma quando non si segna, coi tre punti in palio, i pareggi sono tutti fallimenti.
“Abbiamo tentato di vincerla in tutti i modi, solo due rischi quando ho tentato il 4-2-4, per il resto ho contato almeno 6 palle gol nitide che i nostri attaccanti non hanno sfruttato appieno. Sono soddisfatto della risposta della squadra, per me abbiamo giocato meglio rispetto a mercoledì e stiamo crescendo”.
Però…
“Manca il gol, basterà segnare per sbloccarci, io credo in questo gruppo e sono certo che ci tireremo fuori dalle difficoltà. Purtroppo quando un attaccante non segna è deleterio, ve lo dice un’ex punta”.
PERROTTI – L’analisi del tecnico laziale la dice lunga sulla differenza tra il Savoia affrontato all’andata che aveva battuto la Vis Artena 1 a 4 e quello di oggi.
“All’andata ogni tiro era un gol, oggi non è stato così, noi siamo stati bravi a difendere, nel primo tempo non siamo quasi mai usciti dalla nostra metà campo, nella ripresa invece in alcune occasioni ci siamo resi pericolosi ed abbiamo rischiato di vincere. Detto questo sono molto soddisfatto del pareggio conquistato contro una signora squadra. E’ evidente che loro hanno difficoltà realizzative ma ritengo che la nostra tattica con la difesa a cinque abbia fortemente limitato la loro pericolosità”.
(Rodolfo Nastro)