Un Savoia senza mordente pareggia anche contro la penultima della classe. Uno 0 a 0 scialbo contro la Torres con i bianchi addirittura ‘graziati’ per un sospetto rigore all’ultimo minuto in favore dei sardi non visto dal direttore di gara. Da segnalare l’ennesimo rosso, stavolta a Cipolletta cui è comunque seguita stessa decisione per un calciatore sardo ed un penalty fallito da Kyeremateg (nella foto di Alessandro Sanna).
DIMISSIONI O ESONERO? – A questo punto è chiaro che Aronica in 15 partite non è riuscito a dare un’anima, un’identità a questa squadra che in un torneo per niente irresistibile fa fatica, nonostante i sacrifici economici che la società sta sostenendo. Insomma le responsabilità sono evidenti e vanno ricercate principalmente in un tecnico, alla prima vera esperienza su una panchina di spessore, che non riesce ad imporsi. Ricercare alibi non porta da nessuna parte. Il non gioco è evidente, a questo punto sarebbe sensato che Salvatore Aronica dia li dimissioni, alzando bandiera bianca, ammettendo le proprie colpe. Se così non fosse dovrà essere la società ad intervenire esonerando un allenatore al quale si è concesso fin troppo tempo. Di certo le responsabilità vanno anche ricercate nella squadra. Quando prima di Natale, dopo il pari con il Gladiator, il club era sul punto di intervenire, furono proprio i giocatori a fermare la proprietà. Ma è chiaro che non possono essere mandati a casa i calciatori, però una sterzata, un deciso cambio di rotta deve esserci. Il silenzio stampa dei tesserati comunicato dall’addetto stampa al termine del match fa intendere che l’avventura di Salvatore Aronica sulla panchina del Savoia è ormai al capolinea.
(Redazione)
