Non è avvezzo alle luci dei riflettori, preferisce lavorare dietro le quinte con serietà e competenza. Ci riferiamo a Carlo Musa (nella foto) il direttore sportivo dei bianchi, il cui ruolo è stato recentemente ‘difeso’ e tutelato dal patron dei bianchi che ha evidenziato l’assoluta diversità di mansioni tra lui ed il neo responsabile dell’area tecnica Marco Ferrante. Con Musa abbiamo discusso di mercato, di prospettive e del girone del Savoia che il diesse conosce bene avendolo affrontato e vinto con l’Avellino.
ROSA AMPIA – La scorsa settimana sono arrivati Gennaro Esposito, Sorrentino e Kouadio, di ieri la firma dell’esperto difensore Cipolletta.
Ed ora?
“Stiamo sondando il mercato con attenzione. Non vogliamo, né possiamo sbagliare, la sessione si chiuderà il 26 febbraio e noi abbiamo il tempo per chiudere gli obiettivi che ci siamo prefissati, nei prossimi giorni dovremmo ufficializzare qualcuno”.
Inutile chiederle i nomi, ma almeno i ruoli?
“Stiamo cercando un play, un attaccante ed un under esterno di fascia. Il fine è quello di mettere a disposizione del mister la rosa più ampia e competitiva possibile per evitare che in caso di emergenza, vedi infortuni o Covid, possa andare in difficoltà con gli uomini a disposizione. Mancano ancora due terzi del campionato, la strada è lunga e noi vogliamo farci trovare pronti”.
NUOVO APPROCCIO – Non c’è dubbio che da due partite a questa parte l’atteggiamento della squadra è diverso.
A Giugliano prima, col Latte Dolce poi si è vista quella grinta che era mancata nei quattro match precedenti. Cos’è cambiato?
“L’ambiente ha preso coscienza della propria forza, delle possibilità che ha. Ragazzi come Correnti hanno dimostrato di valere, di non essere quelli visti prima ma di poter dare il loro contributo, lo è stato lui come lo può essere Russo o Caiazzo. Lo stesso Kouadio avrà il suo spazio. Con i giovani bisogna avere pazienza, spesso vengono da lontano e non è facile adattarsi ad un nuovo ambiente”.
E su Melillo?
“Avete visto tutti il suo valore in questi due scampoli di gara, e pensare che non è al top. Come tanti argentini ha talento, fantasia e tecnica. La famiglia Mazzamauro ha voluto tenerlo stretto ed ora stiamo cominciando a raccogliere i frutti”.
GLI ADDII – Rosa rinforzata ma ancora troppo numerosi, bisogna sfoltire.
Dopo Scalzone e Langella chi partirà?
“Occhiuto e Mancini sono andati via, ci sono poi giocatori come Coppola, Porcaro e qualche altro che non hanno trovato spazio che è giusto ed opportuno vadano altrove, ci stiamo lavorando”.
OBIETTIVO PROMOZIONE – Direttore, due anni fa ha vinto questo girone, anche allora l’Avellino non partì bene poi fece una rimonta importante e vinse il campionato.
Il Savoia potrebbe ripercorrere le orme degli irpini?
“Ci sono tutte le possibilità per farlo. Finora abbiamo lasciato per strada punti importanti ma il campionato è alla nostra portata, tutti noi ci crediamo perché siamo consapevoli dia ver la forza ed i mezzi per recuperare posizioni. Non dobbiamo più sbagliare ma fare punti su punti”.
L’IMPORTANZA DEL PUBBLICO – A proposito di punti, non ritiene che se ci fosse stato il pubblico alcune partite non sarebbero finite ‘male’?
“Ne sono convinto, qui i tifosi sono speciali, ti fanno sentire importante e sicuramente con il loro sostengo sia in casa che fuori avremmo più punti in classifica. I ragazzi lo hanno capito e sono consapevoli che quando scendono in campo, pur senza tifosi al seguito, giocano per un’intera città”.
Domenica c’è il Cassino, la sua previsione.
“Sarà una partita ostica, hanno perso a Nocera una gara ben giocata, hanno sconfitto Latina e Muravera e fatto una gran gara contro il Monterosi. E’ una squadra da temere e rispettare, dobbiamo giocare da Savoia col piglio giusto e porteremo a casa i tre punti”.
(Rodolfo Nastro)