Il Savoia non vince neanche con il Gladiator e per la quarta gara di fila non va in rete. Lo scialbo 0 a 0 del Giraud, con pochissime emozioni, sarebbe stato accompagnato da una salva di fischi in caso di presenza del pubblico. Ci ha pensato il tempo con il suo grigiore a mettere un punto sull’attuale situazione in cui versa la squadra. Due punti in 4 gare e la classifica è sempre meno esaltante. C’è bisogno di un colpo di frusta per cambiare ritmo, gioco e restituire la giusta mentalità ad una squadra che ha perso la propria identità prima della sosta, nella vittoria esterna di Artena. Da allora si è spento qualcosa ed il tecnico Aronica non è riuscito a trovare il bandolo della matassa, cambiando sovente uomini e modulo, senza però cavare un ragno dal buco.
ZERO EMOZIONI – La cronaca della partita è da noia totale nonostante Aronica tenti di ravvivare il gioco schierando dall’inizio le tre punte. Le azioni latitano, la squadra è smarrita. 9′ conclusione al volo di D’Ancora su assist di Correnti dall’out sinistro, palla alta. 20′ Savoia vicino al vantaggio, De Rosa crossa in area, irrompe Manzo che dalla corta misura manda alto. Questo è tutto il primo tempo, nella ripresa entrerà Scalzone per Kakorri, Badje per Orlando ma il risultato non cambierà. 47’ tiro di Kyeremateng, la palla è deviata è termina di poco a lato. 67’ angolo di Correnti, mischia in area, Manzo salta più in alto di tutti, il palo gli respinge la conclusione, la palla arriva a De Rosa che non riesce nella ribattuta vincente.
FORCING FINALE – Gli ultimi minuti vedono un Savoia arrembante. 92’ D’Ancora tutto solo in area manca il gol con una scialba conclusione di testa, a pochi metri c’era libero Scalzone. Due minuti dopo Badje serve De Rosa in area, palla deviata oltre la traversa. Sugli sviluppi dell’angolo D’Ancora spreca tutto calciando da posizione defilata anziché servire i compagni a centro area. Finisce così, la riflessione sul progetto tecnico è d’obbligo, non si escludono importanti novità nelle prossime ore. A testimoniarlo le bocche cucite in casa Savoia al triplice fischio finale.
(Giovanni Caracciolo)