Salvatore Aronica (nella foto) non riesce a dare una giustificazione alla sconfitta di oggi. Tante, troppe le incongruenze e le negatività tattiche e psicologiche che hanno spiegato un risultato estremamente penalizzante sotto il profilo del punteggio ma specchio di una squadra, quella di casa, inconcludente e con poche idee.
L’ANALISI – L’allenatore non può esimersi dall’ammettere che la prestazione contro il Muravera è una di quelle da dimenticare.
“E’ stato un risultato bruttissimo, nel primo tempo abbiamo fatto buone cose, nella ripresa abbiamo incassato un gol in ripartenza e poi ci siamo disuniti, il raddoppio ne è stata la conseguenza”.
Nelle ultime tre gare solo un punto in carniere.
“Bisogna riflettere molto, la sconfitta di oggi pesa più di quella di Latina ma in entrambe le partite siamo stati noi stessi a farci del male, non credo ci sia nervosismo ma apprensione”.
DUBBI SUL MODULO – Questo Savoia con l’attacco a due ha sempre zoppicato, le belle vittorie su Nocerina ed Afragolese sono state figlie di un reparto offensivo a tre elementi con Kyeremateng sulla fascia.
Non sarebbe stato opportuno giocare da subito con il ridente Scalzone-Kakorri-Kyeremateng?
“Ho messo Fornito da suggeritore per i due attaccanti, abbiamo comunque giocato a trazione anteriore poi con l’ingresso di Badje e Kakorri ho schierato addirittura quattro attaccanti”.
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ – Aronica riflette sul momento.
“Adesso si vede tutto nero, è chiaro, ma non bisogna fare bilanci o farsi prendere dallo sconforto, mercoledì ci sarà il Gladiator poi tireremo le prime somme, considerando comunque che con oggi siamo ad otto partite, ce ne sono altre 26, tutto è possibile. Ovviamente mi assumo le mie responsabilità perchè sono io a guidare la squadra ed a fare le scelte tattiche”.
Su Melillo?
“Parlatene con il direttore sportivo, è una questione di competenza della società”.
LOI – L‘allenatore del Muravera, squalificato, ha guidato i suoi dalla tribuna vincendo tatticamente la gara con il collega torrese.
“Con la mancanza di Orlando abbiamo tenuto a freno le due punte questo ci ha creato qualche difficoltà a centrocampo che poi abbiamo sistemato. Nella ripresa abbiamo capito di poter far male e ci siamo riusciti bene in contropiede. Per noi una vittoria importante in un tempio del calcio. Per me ed i mie ragazzi è stato un onore giocare al Giraud, questa partita avrebbe però meritato una grande cornice di pubblico”.
(Rodolfo Nastro)