Il D.P.C.M. con il quale il Governo ha imposto ulteriori limitazioni per combattere il Covid 19 ha colpito anche il mondo del calcio dilettantistico. Fino al 24 novembre sono sospese tutte le competizioni calcistiche dall’Eccellenza in giù. Si è ‘salvata’ solo la D ma le gare dovranno disputarsi a porte chiuse.
LE PAROLE DI SIBILIA – Il presidente di Lega Sibilia ha rilasciato durissime dichiarazioni all’Ansa.
“Consentire solo ad una minima parte delle nostre competizioni di proseguire, seppur a livello nazionale, non ci soddisfa. Tuttavia saremo come sempre rispettosi delle disposizioni, ribadendo però la nostra perplessità rispetto a misure che impediscono di fare attività sportiva in maniera organizzata, al contrario di altre situazioni dove i controlli sono minimi o addirittura assenti. Sono stati annunciati nuovamente degli aiuti alle società sportive: mi auguro che almeno stavolta le parole si traducano in atti concreti. Altrimenti sarà la morte di migliaia di realtà dilettantistiche, con buona pace di chi, come la Lega Dilettanti e le società stesse, ha fatto di tutto per garantire la ripresa dello sport di base dopo il lockdown, mettendo a disposizione ingenti risorse economiche e compiendo ulteriori sacrifici. La misura adesso è colma e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di un disastro annunciato, invece di continuare a lanciare numeri e fare proclami come se il calcio a cui pensare fosse solo quello di vertice”.
IL SONDAGGIO – La L.N.D. non sta quindi a guardare ed insieme al Comitato Interregionale di serie D presieduto dall’avvocato Barbiero ha lanciato un importante sondaggio online rivolto alle 166 società della quarta serie. Si è chiesto ai club di decidere se proseguire il campionato autorizzandole alla trasmissione in diretta streaming delle partite casalinghe delle proprie squadre limitatamente al periodo in cui si giocherà a porte chiuse, oppure decidere di fermarsi fino al 24 novembre giorno di chiusura delle attuali limitazioni del D.P.C.M. La votazione si concluderà domani alle ore 15.00. Per passare l’ipotesi di sospensione, essendo in deroga alla normativa vigente, sarà necessario il voto favorevole dei 2/3 (maggioranza qualificata) delle società, cioè 111, sempre che abbiano partecipato al voto almeno 125 club ovvero il 75% degli stessi.
LE IPOTESI – Al momento i club non si espongono, lo stesso Savoia è a lavoro ma preferisce trincerarsi dietro un deciso ‘no comment’ la questione è molto delicata. Il sentiment generale (Savoia compreso) sarebbe comunque quello di continuare a giocare perchè fermarsi potrebbe significare uno stop senza una certezza di ricominciare. Nel caso di prosecuzione del torneo, considerato i rilevanti danni economici subiti dalle società, che solo in minima parte sarebbero indennizzati dal Governo, non si esclude che le dirette streaming delle gare possano essere a pagamento con modalità e termini che sarebbero decisi in un secondo momento. Se dovesse passare questa ipotesi già domenica prossima in Savoia-Arzachena potrebbe esserci il primo importante banco di prova.
(Redazione)