Hanno vissuto la partita con stati d’animo opposti. A fine gara i loro commenti sono obiettivi e pacati. Ci riferiamo ai due allenatori Salvatore Aronica e Giovanni Cavallaro (nella foto).
ARONICA – Il tecnico dei bianchi tira un sospiro di sollievo. A fine primo tempo la squadra era sotto non solo nel risultato ma anche con le idee.
Nella ripresa, con un nuovo assetto tattico, si è passati dal 3-5-2 al 3-4-3, è stata la mossa vincente.
“Il primo tempo è stato influenzato dallo svantaggio iniziale che ha rovinato i nostri piani. Abbiamo rischiato il loro raddoppio con il palo di Diakite, poi siamo ripartiti ed abbiamo portato a casa questa importante vittoria”.
Nel secondo tempo si è visto un Savoia con la grinta giusta.
“Ho lavorato molto sulla testa dei ragazzi, a fine primo tempo ho detto loro di stare calmo e scaricare la giusta grinta sul terreno di gioco. Il derby non è una partita come le altre, nasconde sempre insidie, siamo stati bravi a rimontarla”.
Aronica sottolinea l’utilizzo degli under.
“Domenica scorsa siamo scesi in campo con 5 under, oggi abbiamo chiuso con 7. Sono un elemento imprescindibile, credo molto nei giovani”.
Il tecnico spiga la situazione degli assenti.
“Melillo ha un problema al metatarso, ci vogliono ancora due settimane per recuperarlo; Occhiuto e Rekik hanno problemi muscolari ma presto si aggregheranno al gruppo. Romano non rientra nei piani, così come Coppola che probabilmente troverà un’altra squadra in quest’ultima fase di mercato. Tra domani e martedì arriverà un rinforzo importante, poi si dovrà snellire la rosa perché al momento ci sono 30 elementi, davvero troppi”.
CAVALLARO – L’allenatore della Nocerina aveva assaporato il colpaccio al Giraud.
Poi…
“Il palo di Diakite ha cambiato la partita. Loro sono stati bravi, noi ingenui nell’occasione del rigore. Mi dispiace per i nostri tifosi ai quali volevamo regalare un risultato positivo. Comunque Savoia-Nocerina resta sempre una gara speciale tra le due più vecchie squadre della Campania. Adesso ci rimbocchiamo le maniche e pensiamo alla prossima, non nascondo che avevo sperato di uscire indenne da questo stadio”.
(Rodolfo Nastro)