Sabato scorso abbiamo lanciato un contest invitando i tifosi a scrivere sulla nostra pagina ufficiale facebook il loro pensiero e le loro richieste al presidente ed alla società. Il successo è stato totale, tantissime le visualizzazioni, i like ed i commenti tra i quali ne abbiamo estrapolato alcuni per girarli al direttore generale Rais per avere il commento del club.
“Davvero una bella iniziativa per coinvolgere la tifoseria e creare sinergie attive con la società, rispondo più che volentieri alle loro richieste”.
Questo il pensiero del diggì.
DIGNITA’ AL SAVOIA – La totalità dei post sono stati improntati al sentito ringraziamento ed alla stima per patron Mazzamauro e per la società.
Tra questi ci è piaciuto un tifoso che ha parlato di dignità restituita ai bianchi.
“Un bel pensiero, il presidente ne sarà felice. E’ la testimonianza di come la gente abbia capito chi è Mazzamauro e quanto sia intenzionato ad una seria progettualità a Torre Annunziata. Lui ha fatto tanti sacrifici, in alcuni momenti, non ultimo la crisi economica del Covid e la non disponibilità dello stadio avrebbe anche potuto decidere di mollare e nessuno avrebbe potuto criticare. Invece si è voluto rimettere in gioco, con l’intenzione di potenziare la squadra e riproporsi da protagonista ai nastri di partenza del prossimo campionato. Che la squadra non sia ancora completa non mi spaventa, anzi, significa che siamo vivi e vigili sul mercato”.
AMICHEVOLI- Un altro tifoso ha chiesto la possibilità che durante la stagione il Savoia possa giocare amichevoli contro squadre campane anche sui loro campi per diffondere sempre più la tradizione biancoscudata.
“Una bella idea che già è al nostro esame. In questo ritiro saremo itineranti perchè le amichevoli del pomeriggio saranno fatte tutte lontane da Sant’Anastasia, tra queste ci sarà una a Frattamaggiore, in corso di definizione, alla quale credo, nei limiti dei protocolli, potranno partecipare anche i tifosi. Per il campionato stante la possibile indisponibilità del Giraud durante la settimana non escludiamo di giocare su altri campi, ovviamente dovremo fare un attento esame perché le amichevoli dovranno essere rivolte alla gara della domenica, individuando sparring partener con caratteristiche simili agli avversari di turno”.
STADIO – Il discorso amichevoli ci fa passare a un altro punto focale, quello dei lavori allo stadio.
Molti tifosi vi hanno chiesto di pressare l’Amministrazione in tal senso.
“L’interlocuzione con il sindaco è quotidiana. Lui sa le nostre esigenze, i sacrifici e l’impegno economico che stiamo sostenendo. La ristrutturazione dello stadio è un dovere verso i cittadini di Torre Annunziata e va perseguita con la massima efficacia, noi dal canto nostro affronteremo il campionato con le giuste ambizioni. Il rischio di giocare altrove gran parte del campionato è reale. In tal senso abbiamo individuato alcune soluzioni che poi metterò al vaglio del presidente. Tra queste escludiamo Angri per motivi di rivalità tra le tifoserie”.
ABBONAMENTI – Altro quesito ricorrente ha riguardato la campagna abbonamenti.
Si chiede di dare una prelazione ai sottoscrittori delle tessere dello scorso campionato per la disponibilità limitata in ordine di posti per la prossima stagione.
“Il discorso dei 1000 posti per la domenica è per ora allo studio, non c’è ancora alcuna normativa in tal senso pertanto siamo in attesa. Di certo c’è la volontà di lanciare una campagna abbonamenti, dando particolare attenzione agli abbonati dello scorso anno, ma anche per cercare di ottenere un numero importante di tessere per lanciare un messaggio importante al noi della società ed a chi parla sempre di Torre sinonimo di pochi abbonati. E’ una sfida costruttiva che lancio spero venga raccolta”.
VIVERE LA CITTA’ – Un’ultima riflessione che poniamo all’attenzione del diggì è relativa al tifoso che ha chiesto al presidente di vivere maggiormente Torre Annunziata.
“Questa domanda mi permette di sgombrare il campo da una sorta di leggenda metropolitana che riguarda il nostro patron da quando è arrivato tre anni fa. Lui non vive Torre non perché la snobba, assolutamente, ma perché è impegnato dal suo lavoro da mattina fino a sera. Si immagini che ora è in vacanza a 20 km da casa proprio per essere sempre pronto, se dovesse nascere una necessità a tornare in ufficio. Anche io, il diesse e gli altri componenti la società abbiamo difficoltà ad incontrarlo. Se non viene a prendere un caffè in città, non è perché lo prende altrove ma perchè lui è davvero oberato da mille impegni lavorativi. Non vive di calcio e più fa bene il suo lavoro, più Torre Annunziata avrà la certezza che la famiglia Mazzamauro farà calcio serie e progettuale in città, siamo legati a Torre ed al Savoia lo dimostriamo quotidianamente con i fatti”.
(Rodolfo Nastro)