La ‘famosa’ lettera preparata dal Consiglio direttivo di serie C, presieduto da Francesco Ghirelli, nonostante i parziali dietrofront e le scuse pubbliche dello stesso numero uno della terza serie, sembra destinata a scompigliare tutto nei vertici del calcio italiano. Le dure prese di posizione di Balata (B) e Sibilia (D) hanno fatto rumore ma ancor di più ha fatto scalpore il mancato intervento del presidente della Federcalcio Gravina che non ha ‘voluto’ richiamare il suo ‘pupillo’ Ghirelli (quest’ultimo è succeduto proprio a Gravina nella lega di C) lasciando aperti notevoli malumori. Come se non bastasse ci sono state parole al vetriolo dei due vicepresidenti di C, Cristiana Capotondi e Jacopo Tognon che hanno, di fatto, delegittimato lo stesso Ghirelli (nella foto con Capotondi e Tognon) con dichiarazioni totalmente opposte a quelle del loro presidente, relativamente ai ripescaggi ed alla ripresa dell’attività.
Insomma un caos puro e semplice che sta portando ad un vero e proprio immobilismo decisionale nel calcio italiano in un momento nel quale ci sarebbe dovuto essere un’indicazione univoca su cosa fare. Di tutta questa vicenda il presidente del C.O.N.I. Malagò ed il Ministro dello Sport sembra siano molto scontenti. Per questa ragione è sempre più probabile che al termine dell’emergenza, a fine estate possano cadere alcune poltrone, ci riferiamo ovviamente a Gravina e Ghirelli la cui parabola ascendente sembra destinata a fermarsi.
(Redazione)
