GARE A PORTE CHIUSE. Girone I pronto a sospendere il torneo “No alle partite senza tifosi”, questo il grido quasi unanime dei club del raggruppamento calabro-siciliano. Acireale, Giugliano e Nola ‘votano’ per slittare il campionato a maggio/giugno ma con gli spalti pieni, l’FC Messina valuta le porte chiuse. Senza gli introiti dei biglietti grosso danno economico

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coronavirus_girone_iChiudiamo l’inchiesta sulla serie D con alcuni club del girone ‘I’. Acireale, Fc Messina, Giugliano e Nola hanno espresso il proprio punto.

ACIREALE – Il direttore generale del club acese, Giuseppe Fasone, è determinato.

Per noi va sospeso il campionato. Le porte chiuse sono un danno al nostro sistema, fermo restando le delicate problematiche di ordine sanitario. Le società fanno sforzi economici ingenti e chiudere gli stadi non è certo la soluzione migliore. Tra due settimane il Savoia deve affrontare il Palermo, una partita attesa da quando sono usciti i calendari, non immagino cosa significherebbe disputarla senza tifosi. Anche noi tra qualche domenica aspettiamo i rosanero e ci troviamo in condizioni simili. A differenza di serie A e B che hanno coperture di sponsor e televisive tali da rendere quasi ininfluenti le porte chiuse, per i club di serie D gli incassi sono essenziali e provarcene sarebbe un danno colossale. D’altronde qui non c’è il problema delle Coppe e quindi potremmo tranquillamente recuperare i tre turni di marzo di mercoledì o slittando tutto il calendario”.

FC MESSINA – Ad esporci il pensiero della società giallorossa è il direttore sportivo Davide Morello.

“Ritengo sia giusto attenerci alle decisioni degli organi istituzionali. Ben venga la sospensione del prossimo turno ma se il 22 dovessimo tornare in campo a porte chiuse lo faremmo senza problemi. Alla fine sia le porte chiuse che la sospensione porterebbe ad un danno, per questo non sono per lo stop ma per proseguire con gli stadi vuoti anche se questo dispiace per i tifosi”.

GIUGLIANO – Il diggì Franco Mango espone l’idea del club gialloblu.

Siamo per la sospensione. Sul fronte sanitario non sussistono garanzie per le società e poi che senso ha il calcio senza tifosi, al danno si aggiungerebbe la beffa. Non siamo vincolati alle Coppe come la massima serie per questa ragione si potrebbe far slittare tutto il mese di marzo finendo anche dopo”.

NOLA – Altra campana del girone ‘I’ è il Nola. A spiegarci il punto di vista dei bruniani è il direttore sportivo Francesco Mennitto.

Le porte chiuse sono la negazione del calcio. Ai nostri livelli la passione viene prima di tutto e giocare una partita tipo Savoia-Palermo o Turris-Ostia Mare senza i tifosi che attendono da mesi l’incontro è un’ingiustizia. Attendiamo i 15 giorni di stop poi ci auguriamo che la Lega decida di riformulare i calendari, facendo slittare i tre turni di marzo. Finire la stagione il 24 o 31 maggio non costituirebbe certo un danno, ma almeno sarebbe salvaguardato lo spettacolo del pubblico con le porte aperte. Noi siamo per congelare e slittare, non per le porte chiuse. Tutto ciò nel massimo rispetto delle autorità e delle norme sanitarie”.

(Rodolfo Nastro)





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