Il Savoia si fa male da solo ed esce sconfitto dal ‘Franco Scoglio’ mandando alle stelle la possibilità di avvicinarsi al Palermo che nelle stesse ore usciva con un secco 2 a 0 da Licata. In 11 contro 9 per buona parte della ripresa i bianchi non sono riusciti a superare i padroni di casa che hanno addirittura vinto con un calcio di rigore. Restano così 7 i punti di distacco dalla prima ma la sensazione è che oggi si sia persa un’occasione più unica che rara per riaprire la lotta al primato.
POCHE EMOZIONI – Parlato (nella foto) schiera la stessa formazione di sette giorni fa con la coppia De Vena-Scalzone nel 3-5-2 del modulo scelto. Il Savoia gioca con maggior determinazione, gli avversari, a tratti, sembrano intimiditi dalla vicecapolista. La prima emozione al 6’ con una conclusione di Tascone bloccata da Marone. Al 16’ importante occasione per De Vena la cui conclusione viene smanacciata dal numero uno peloritano che la fa carambolare nella parte inferiore della traversa, la palla torna in campo ed è sempre Marone ad anticipare Osuji. Al 20’ cambio forzato per Parlato: si infortuna Scalzone, dentro Orlando. Al 32’ De Vena va in rete ma il guardalinee segnala offside. Da Licata giunge la notizia che i padroni di casa sono in vantaggio sul Palermo. La prima frazione si chiude senza ulteriori emozioni.
MESSINA IN 9 – Nella ripresa il Savoia evidenzia qualche colpo a vuoto, complice un Fc più intraprendente che costringe i bianchi alla difensiva anche se vere occasioni sotto porta non si segnalano. Calzavara però manda anzitempo fuori due calciatori del Messina. Al 63’ è Fissore ad uscire per doppia ammonizione. Sette minuti dopo è la volta di Carbonaro a vedersi sventolato un rosso diretto. Savoia in undici contro nove ed il Licata nel frattempo raddoppia sui rosanero.
VANTAGGIO DI RIGORE – Parlato fa entrare Cerone e Chironi per Guastamacchia ed Osuji, Savoia ancora più offensivo ma accade quello che non t’aspetti. All’84’ è calcio di rigore per l’Fc, fallo di Oyewale che viene espulso. Sul dischetto si presenta Dambros, niente da fare per Coppola: è 1 a 0 (nella foto di Paolo Furrer). Finisce così con tanto amaro in bocca.
(Redazione)