Lo stop in Calabria con lo 0 a 0 di Roccella Jonica ha allontanato il Savoia dal primo posto, adesso distante 7 punti. Una ‘mazzata’ a livello psicologico con il Palermo, già ‘preferito’ di suo, che si vede davanti una strada spianata. Ne abbiamo discusso con il direttore generale Giovanni Rais (nella foto) con il quale si è aperta una riflessione sull’attuale momento ma anche sulla ‘giungla’ dei social che spesso porta a commenti al limite dell’educazione.
LUNGA RINCORSA – Dallo scontro diretto dello scorso 10 novembre il Savoia è stato capace di rosicchiare ai rosanero ben 10 punti. L’ultima di andata aveva accorciato le distanze tra le due contendenti ad appena 3 lunghezze.
E’ iniziato poi il girone di ritorno e nella seconda giornata si è ‘rischiato’ di andare a -1, poi un rigore contro al 94’ di Castrovillari-Savoia ed il pareggio. Da quel momento sembra essere cambiato tanto.
“Abbiamo pagato lo scotto di una lunga rincorsa che ci ha logorato mentalmente. Domenica scorsa, sulla carta, avremmo dovuto fare un sol boccone del Roccella, invece è finita come sapete. Certo se De Vena avesse centrato la porta invece del palo oggi non staremmo qui a discutere del -7. Ma il calcio è questo, gli episodi a volte ti esaltano, altre volte ti condannano. Ritengo che però sia doveroso continuare a lottare fin quando la matematica ci darà la possibilità di crederci”.
LA PREOCCUPAZIONE DA PALERMO – Subito dopo il triplice fischio di Cittanovese-Palermo i social sono stati inondati da commenti di tifosi palermitani che hanno esultato, anche la nostra pagina facebook ha registrato una elevata quantità di post dalla città siciliana.
Ritiene che questo elemento insieme alla foto di gioia sul pullman che riportava a casa i giocatori rosanero indichino che la preoccupazione nei confronti del Savoia c’era?
“E’ così, avete centrato il punto. Noi siamo stata l’unica realtà in grado di sfidare il Palermo, con la vittoria in casa loro abbiamo demolito alcune certezze. Probabilmente si ritenevano imbattibili dopo le 10 vittorie di fila, erano convinti che avrebbero chiuso i giochi già a dicembre, invece ci siamo messi noi di mezzo ed abbiamo ravvivato il torneo e tre mesi dopo quell’11 novembre siamo ancora in corsa”.
SFOTTO’ SI, MALEDUCAZIONE NO – Nel leggere i commenti provenienti dalla Sicilia sono tanti gli sfottò indirizzati ai rivali calcistici di Torre Annunziata.
Cosa ne pensa?
“Ci stanno, fanno parte del gioco e noi li accettiamo, però non bisogna mai travalicare i limiti della civiltà e dell’educazione, quando si sfiora la violenza verbale, l’odio allora non ci sto”.
IL POST DI CARROZZIERI – Direttore si riferisce al post di Moris Carrozzieri, ex giocatore professionista, che ha militato anche nel Palermo dal 2008 al 2011?
“Si proprio a quello”.
Prima di ascoltare il suo pensiero riportiamo il testo del post pubblicato ieri alle 17.38 sul profilo di Carrozzieri: “A Savoia inizia a fare freddo. -7…pagliacci andate a giocare con il Pisticci vaaa… queste sono le vostre categorie. Noi C-stiamo tornando nei professionisti”.
“E’ un commento pieno di livore, che mi auguro sia stato scritto senza che Carrozzieri abbia pensato alla gravità delle sue esternazioni. Da ex giocatore avrebbe dovuto portare rispetto al Savoia, alla città di Torre Annunziata ed allo stesso Palermo che ritiene di poter rappresentare con queste parole. Io mi guarderei bene e fossi la società rosanero ne prenderei le distanze. Tra l’altro non lo ricordo neanche come calciatore ma per i suoi guai in tribunale legati a situazioni poco belle nel mondo del calcio (condanna di 2 mesi per calcioscommesse nel 2006 e problemi di doping nel 2009 che lo porteranno ad una condanna di 2 anni ndr)”.
Ma non finisce qui.
“Non capisco poi come una pagina facebook che segue il Palermo faccia un articolo su una cosa così assurda e poi addirittura un altro articolo su una frase comparsa sulla pagina wikipedia dell’U.S. Savoia 1908, su cui c’era scritto che eravamo una società di poveri illusi, commento poi cancellato dopo pochi minuti ad evidenziare che era stato fatto tutto ad arte. Ritengo tutto ciò di bassissima lega e deprimente non solo per chi scrive ma specialmente per chi legge”.
SCATTO D’ORGOGLIO – Torniamo al campo, al Savoia.
Cosa ha lasciato il pari di Roccella?
“Indubbiamente in questo momento il clima non è dei migliori. Dal possibile -1 al -7 in un mese non è certo quanto di meglio avessimo potuto sperare. Mi sento di chiedere a tutti, alla squadra in primis uno scatto d’orgoglio, adesso bisogna giocare ancor di più per lo spirito di appartenenza a questa gloriosa maglia, lo dobbiamo alla società, alla città di Torre Annunziata. L’impegno di questi ragazzi non è mai mancato ed i tifosi lo hanno capito ma adesso, dopo aver fatto il mea culpa per alcuni risultati non andati come dovevano, stringiamoci e facciamoci forza tutti insieme più uniti che mai”.
(Rodolfo Nastro)
