Carmine Parlato (nella foto) è protagonista di un lungo intervento in sala stampa, nel quale esamina la gara ed evidenzia lo spessore del successo di oggi.
GARA DAI DUE VOLTI – Primo tempo di difficoltà sul piano della costruzione del gioco, ripresa in discesa con giocate spettacolari e gol.
“Nella prima parte di gara siamo stati presi dalla frenesia di voler segnare subito, loro ci concedevano pochi spazi e noi facevamo difficoltà a trovare la profondità. Nella ripresa con l’ingresso di chi era in panchina siamo riusciti a rimescolare le carte in tavola ed abbiamo trovato tre gol”.
LA SCELTA INIZIALE – Il Savoia è partito con la coppia Diakite-Scalzone con alle spalle Osuji.
Esperimento fallito?
“Ho voluto schierare insieme Angelo ed Adama perché la loro difesa era forte fisicamente e quindi ho voluto opporre attaccanti di fisicità, se avessi messo un piccoletto avrei rischiato di far male. Non è comunque andata bene così ho cambiato. Ringrazio i ragazzi per la grande disponibilità dimostrata, sia chi è sceso in campo da subito che chi è subentrato ha dato il massimo. Detto questo, ritengo che Scalzone e Diakite possano giocare insieme”.
TASCONE E CHIRONI – Due giocatori si sono messi in evidenza: Tascone e Chironi.
“Mattia ha avuto maggiori difficoltà quando ha giocato a due, in quel caso doveva raddoppiare gli sforzi e questo lo faceva innervosire, gli ho detto di stare tranquillo. Quando poi ci siamo messi a tre ha dato il meglio di se stesso e di questo ne abbiamo guadagnato tutti. Su Chironi dico che è un’alternativa importante, ringrazio marco Mignano per averlo pescato, gli avevo detto le caratteristiche che cercavo e lui ha preso il meglio sulla piazza”
UN BELLISSIMO GIOCATTOLO – Parlato si coccola i suoi ragazzi e ne evidenzia i pregi.
“Con questa vittoria siamo imbattuti da un intero girone e non ritengo che questa sia una cosa da poco. Avere una difesa di esperienza come la nostra, un attacco di spessore con tante alternative, De Vena compreso, un centrocampo con giovani di grande talento e disponibilità, è sicuramente un elemento da tenere in considerazione. Siamo sempre alla stessa distanza da chi è primo ma dobbiamo essere contenti per quello che stiamo facendo. Pensiamo al Savoia e battiamo le mani a questi ragazzi”.
(Rodolfo Nastro)