L’analisi dei due tecnici a fine gara collima in molti punti. Sia Parlato che Utro (in foto) evidenziano la grossa mole di gioco dei padroni di casa cui non è corrisposto altrettanto cinismo sotto porta. Nel gioco del bicchiere mezzo pieno, di certo Utro si tiene stretto il punto conquistato, non altrettanto per Parlato.
PARLATO – L’allenatore è consapevole che in questo momento il problema è il mal di gol degli attaccanti. Nelle ultime tre di campionato nessuna delle sette punte a sua disposizione ha messo la palla in rete.
MEA CULPA – “Credo che la squadra abbia dato il massimo. Se avessimo vinto 1 a 0 staremmo qui a parlare di risultato stretto, figuriamoci sul pareggio. C’è sicuramente da fare il mea culpa per le troppe occasioni fallite, siamo mancati di cinismo e della giusta lucidità in fase realizzativa. La squadra però ha risposto bene e nonostante avessimo in campo 5 giocatori diversi rispetto all’ultimo periodo, ognuno ha saputo come muoversi. Non siamo stati letali. Osuji e Chironi hanno saputo crearsi occasioni importanti grazie ai loro inserimenti, oggi non è bastato”.
UTRO – L’allenatore del Marina di Ragusa è sincero.
“Sapevamo di venire a giocare sul campo della migliore squadra del girone insieme al Palermo. Savoia e rosanero meritano di giocarsi questa promozione fino alla fine perché sono in assolute le più forti. Qui, come al ‘Barbera’, si respira aria di calcio vero. Ricordo ancora quando sono stato a Torre con il Ragusa nella stagione 2013/14, il campionato vinto dal Savoia, passammo in vantaggio, poi ne prendemmo 6”.
UMILTA’ – Utro ha fissato dei punti per riuscire ad uscire indenne dal Giraud.
“In primo luogo ho detto ai ragazzi di giocare con umiltà e sacrificio per tutta la partita. Siamo stati bravi nelle ultime fasi dei due tempi quando abbiamo tenuto testa al Savoia che in tanti frangenti ci ha messo sotto. Hanno sbagliato tanto ma ciò che mi rammarica è che siamo riusciti a costruirci due oneste palle gol che non abbiamo sfruttato. Questo poteva costarci la sconfitta, il destino però ci ha aiutati e siamo usciti con un pari da questo campo impossibile”.
L’attenzione tattica Utro la vede nell’aver bloccato Gatto e Cerone.
“Fortunatamente a loro mancavano Guastamacchia e Dionisi che in genere danno l’avvio alla manovra, senza di loro ci siamo concentrati su Gatto e Cerone costringendoli a stare più dietro, li abbiamo ingabbiati e questo ha fatti si che loro avessero meno pericolosità in alcuni frangenti”.
Domenica c’è il Palermo.
“Venderemo carissima la pelle. Vogliamo continuare nella nostra striscia positiva, saremo in casa e non immaginate cosa potrebbe significare per i nostri tifosi battere i rosanero. Ce la metteremo tutta per vincere”.