NESSUN DUBBIO. L’ex Feola: “Savoia più forte del Palermo” L’attuale tecnico del Cerignola che nel 2014 traghettò i bianchi nei professionisti dice la sua sul girone I: “A Palmi il vero campanello d’allarme per i rosanero, i campionati di D non si vincono con grossi nomi. Parlato come me è un uomo che preferisce far parlare il campo, complimenti alla società che ha allestito una rosa perfetta”

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feolaa“Il Savoia ha tutte le carte in regola per vincere il campionato”. E’ Vincenzo Feola (nella foto) ad esprimere il suo giudizio sui bianchi. Attualmente allenatore del Cerignola (il suo secondo è Pasquale Suppa), con il quale sta ottenendo risultati lusinghieri (dal suo arrivo i pugliesi sarebbero primi in campionato), lo abbiamo ascoltato da grande ex che con il Savoia ha vinto il campionato di ‘D’ nella stagione 2013/14.

SAVOIA MEGLIO DEL PALERMO – Con lui si è discusso anche del Palermo, delle similitudini con mister Parlato, del mercato, giungendo ad una conclusione.

Ritengo che il Savoia sia più forte del Palermo, punto!”.

LE SIMILITUDINI CON PARLATO – In una nostra recente intervista con mister Parlato si è evidenziato il suo carisma, il suo modo di gestire il gruppo sia dal punto di vista tecnico/tattico che da quello mentale.

Feola ha il suo pensiero.

“Conosco Parlato perché ci ho giocato da avversario e lo scorso anno su opposte panchine abbiamo disputato il derby Latina-Aprilia. E’ un ottimo allenatore, i campionati vinti non sono certo un caso ma la prova concreta che è uno di poche parole, come me, che preferisce far parlare il campo e rispondere con i fatti ai tanti venditori di fumo che nel nostro mondo non mancano. Lo stimo e sono convinto che il Savoia con lui abbia fatto la scelta giusta”.

CAMPANELLO D’ALLARME – Il Savoia di Feola dopo otto vittorie consecutive cadde a Noto (2-1) ma poi seguirono 3 vittorie di fila. Il Palermo stoppato in casa dal Savoia sette giorni dopo non è andato oltre il pari con il fanalino di coda Palmese.

Per Feola lo 0 a 0 di Palmi Calabro è stato il vero campanello d’allarme del campionato rosanero.

Perdere in casa col Savoia poteva starci. D’altronde a Palermo sapevano che i bianchi erano l’unica squadra in grado di osteggiarli ma quando ci hanno giocato contro erano certi che la stagione fosse chiusa con 13 punti di vantaggio sui torresi. Hanno avuto un brutto risveglio. Ma ciò che ritengo il vero campanello d’allarme è stato il pareggio di Palmi. Per dare un messaggio di forza a tutti avrebbero dovuto fare un sol boccone della Palmese, invece si sono fermati, dando forza agli avversari, Savoia in testa e contemporaneamente hanno visto crollare le loro certezze, probabilmente basate sui risultati ma non su altro”.

Poi i punti persi con Acireale e Troina.

“Non è un caso che i successivi stop li abbiano avuti in casa. Il ‘Barbera’ è un’arma in più ma quando la pressione aumenta può diventare il primo nemico. Credo che questo si sia verificato. Ai giocatori hanno cominciato a tremare le gambe ed Acireale e Troina ne hanno potuto trarre vantaggio”.

CONSAPEVOLEZZA – In questo torneo, prima che prendesse la guida tecnica del Cerignola, Feola è venuto al Giraud in tre occasioni.

“Ho visto il Savoia con Castrovillari e Biancavilla in campionato e con la Gelbison in Coppa Italia”.

Che idea si è fatto?

“Quando ho assistito alle gare di campionato ho notato che le gambe erano un po’ frenate, i giocatori non erano liberi, nel senso che sentivano forti le aspettative e le pressioni. Poi grazie alla coesione del gruppo che Parlato e tutto lo staff hanno instillato è venuto fuori il vero Savoia quello che ha preso consapevolezza della propria forza ed oggi i torresi sono la candidata principale al salto di categoria. I bianchi sono in crescita di gioco, di risultati e mentalità, il Palermo è in costante involuzione e non so se riusciranno a tirarsi fuori. Tre punti di distanza sono pochissimi, i bianchi hanno anche lo scontro diretto in casa ed io so quanto il Giraud può essere la variabile determinante per questa squadra”.

PROGRAMMAZIONE – Il Savoia nel mercato di dicembre ha piazzato quattro colpi, due under e due over, su tutti Alessandro De Vena. Il Palermo non ha operato alcun movimento nel mercato di D, si paventano nomi di grido dai professionisti, saltato Cacia se ne fanno altri.

E’ la scelta giusta?

“Ritengo che sia stato commesso un grave errore. Nel campionato di D la differenza non la fanno i grandi nomi ma i giocatori di categoria. In tal senso un plauso alla società ed al direttore sportivo del Savoia che non solo in estate hanno allestito una rosa perfetta per la D ma nell’ultimo mese hanno concluso gli affari giusti per una vera crescita. Il Palermo avrebbe dovuto puntare su calciatori come quelli presi dal Savoia, come il De Vena della situazione reduce come Dionisi da una vittoria di campionato, non lo hanno fatto e questo alla distanza potrà pesare sull’economia del loro campionato. Ecco perché ribadisco con convinzione che il Savoia è più forte del Palermo  e forse ho anche qualche capello bianco e qualche campionato di D vinto (Savoia ed Akragas ndr) per poter fare questa affermazione”.

RECORD DI VITTORIE – Il Savoia di Feola fermò il suo record a otto vittorie di fila, poi la sconfitta di Noto.

Il Savoia di Parlato è a sette successi consecutivi.

“Spero che i ragazzi possano non solo eguagliare ma superare di slancio questo nostro record perché significherebbe mettere ulteriori punti in cascina per il prosieguo di questa importante stagione”.

BUON 2020 – Feola chiude la sua intervista con un saluto alla città.

Devo tantissimo a Torre Annunziata ed alla sua tifoseria. Qui sono stato benissimo. Auguro a tutta la piazza uno straordinario 2020 che possa concludersi coronando un sogno, da parte mia un sincero e sentito in bocca al lupo”.

(Rodolfo Nastro)





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