COPPOLA 7,5 – Una sola parata in tutta la partita. A 9’ dal termine. Miracoloso il suo intervento sul colpo di testa ravvicinato di Caso Naturale che aveva fatto gridare al gol il settore ospiti, ma il numero uno di scuola Torino supera ogni limite e devia la conclusione. Da applausi.
OYEWALE 7,5 – E’ come il vino, più invecchia più è buono. Gara dopo gara il classe 2000 da sempre più del ‘tu’ al pallone e sfodera super prestazioni,, dalla sua fascia arrivano i maggiori pericoli per la difesa avversaria.
POZIELLO 7 – Il capitano gioca due partite, una sul campo, l’altra a placare i compagni nei tanti capannelli di nervosismo che si creano specie nel secondo tempo. Mantiene sempre la tranquillità, è un vero leader.
CERONE 6 – Il rigore fallito influisce sul voto finale. In gara più volte tenta la conclusione da lontano e solo in un’occasione impegna Mola. Poi il penalty conquistato ma purtroppo sbagliato. Avrebbe chiuso la partita. Fortuna che Coppola fa passare in secondo piano il suo errore. (Dal 39’ s.t. GIUNTA S.V.).
GATTO 7 – Gara intelligente. Smista un gran numero di palloni anche perché in mediana ha più spazio considerando i tre avversari nel settore rispetto ai cinque torresi. Non si tira mai indietro ed è pronto sempre alla battaglia.
GUASTAMACCHIA 7 – Sempre più una sicurezza. E’ ormai titolarissimo nello scacchiere di Parlato. La meritocrazia ha avuto la meglio per un calciatore sempre dietro le quinte, corretto ed umile. Unica pecca l’autogol, annullato per offside dell’attaccante avversario che lo ha ‘disturbato’ nell’intervento. Ma con partite del genere i complimenti gli vanno fatti senza se e senza ma.
OSUJI 8 – Una spanna su tutti (nella foto con Poziello a fine gara). E’ incontenibile, per distanza il migliore in campo. Da il via alle azioni offensive del Savoia, lui c’è sempre, conquista una miriade di falli, innervosisce gli avversari con il suo gioco fatto di fino. Un giocatore di categoria assoluta che sta trovando sempre maggiore spazio in questa squadra. E’ lui l’uomo in grado di fare la differenza.
DIONISI 7 – Un lavoro oscuro il suo ma utilissimo. E’ pienamente al servizio della squadra, mantiene alto il muro difensivo del Savoia, non si lascia irretire ma irretisce gli attaccanti avversari.
RONDINELLA 7,5 – Un piacere vederlo giocare. Lui che nasce attaccante segna un gol da attaccante ma poi si sveste dal ruolo di punta per rindossare quello del difensore per fermare Caso Naturale e del centrocampista in fase di offensiva. Tre ruoli in uno. Da standing ovation.
TASCONE 7 – Dalle sue parti c’è un certo Liccardo, il più nervoso e fischiato in campo. L’ex giocatore del Savoia sembrava in guerra con tutto e con tutti. Ma Tascone nonostante sia un classe 2000 lo ha perfettamente tenuto a bada non concedendogli spazi. E forse questo atteggiamento lo ha fatto ulteriormente innervosire. (Dal 42’ s.t. MANCINI S.V.).
DIAKITE 6 – Meno lucido delle due precedenti esibizioni. E’ sembrato un pò lento e compassato non approfittando in pieno di due buone occasioni capitate durante la gara. La prima su una corta respinta di Mola su tiro di Cerone, l’altra su un cross di Oyewale dove lui è apparso in ritardo. (Dal 22’ s.t. SCALZONE 6 – Nonostante le non perfette condizioni fisiche si fa trovare presente alla chiamata di Parlato. Non è in condizione e lo si vede ma è bravo nel tenere il più alto possibile il baricentro e costringere gli avversari al fallo. Inizia un duello personale con Liccardo che non si chiude neanche al triplice fischio. Che carattere!).
PARLATO 7,5 – Conferma per la seconda domenica di fila lo stesso undici base. La sua squadra domina senza patemi gran parte della gara. Meglio il primo tempo, nella ripresa gioca di ripartenza gestendo le energie fino al rigore fallito da Cerone. Poi un giustificato calo mentale che il Giugliano non riesce a sfruttare fino in fondo. Si gode la terza vittoria difila ed il consolidamento del secondo posto. Domenica a Palmi per il poker di successi.
(Redazione)