Gianluca Esposito (nella foto) tecnico del Nola, ex Savoia, capitano con Vitter allenatore, fa buon viso a cattivo gioco. Ovviamente la sconfitta gli brucia ma aver perso a Torre è meno amaro rispetto alle precedenti sconfitte con Palermo e Giugliano.
“E’ stata una bella emozione entrare sul terreno di gioco dal tunnel, il Giraud è sempre il Giraud, ha un fascino tutto suo. Sono stato accolto bene, mi fa piacere”.
PUNTI FERMI – Esposito mette subito in chiaro qualcosa.
“Partiamo da un punto fermo: il Savoia, così come Giugliano e Palermo sono chiamati a fare un campionato di vertice, diverso dal nostro che è improntato a salvarci. Noi manchiamo di esperienza e di spessore complessivo per competere con quelle squadre. Detto questo, oggi abbiamo sofferto molto dipiù rispetto a Palermo e Giugliano. Le abbiamo perse tutte e tre ma questa del Giraud è quella meno amara. C’è comunque da dire che fino al 40’ eravamo in partita, poi Tascone ha inventato quel gol. Il 2 a 0 di Diakite ha chiuso la gara”.
ATTENZIONE TATTICA – Fino al vantaggio del Savoia il Nola non aveva certo demeritato.
“Avevamo costruito la partita ingabbiando Gatto e Guastamacchia, loro fonti di gioco, ci siamo riusciti per tutto il primo tempo, fin quando Tascone ha segnato, poi abbiamo dovuto cambiare atteggiamento tattico e nella ripresa si è vista un’altra gara”.
(Giovanni Caracciolo)