Ancora una volta a Portici accade quello che non dovrebbe mai accadere. I giornalisti messi alla gogna, rinchiusi in uno spazio angusto, sotto il sole, rendendo di fatti difficilissimo il diritto di cronaca. E’ quanto accaduto questo pomeriggio al ‘San Ciro’. Nel dettaglio la sequenza dei fatti.
STADIO INAGIBILE – Quando arriviamo con i colleghi all’esterno della struttura, troviamo i cancelli chiusi. Le forze dell’ordine, a seguito dell’ordinanza di inagibilità degli spalti, ci vietano l’ingresso. Dopo alcuni minuti si rendono conto di non poter dar seguito a questa assurda decisione e ci permettono l’ingresso. Giunti ‘sotto scorta’ in uno spazio chiuso tra curva e distinti, ci viene imposto di non muoverci e non poter salire sulle gradinate perchè ‘pericolanti’. Eppure fine all’ultima di campionato il Portici ha giocato in questo stadio con la presenza dei tifosi di casa e di quelli ospiti, improvvisamente per noi è tutto inibito.
GIORNALISTI CHIUSI IN UN RECINTO – Il funzionario responsabile, Vincenzo Senatore, già in passato al commissariato di Torre Annunziata come sostituto prima di essere poi trasferito, adesso a Portici, con fare non certo di cortesia e di collaborazione ribadisce di non muoverci da dove siamo. Non solo, il nostro fotografo viene fatto uscire dal terreno di gioco (nella foto), in maniera arbitraria dallo stesso Senatore, nonostante fosse regolarmente accreditato dalla società Portici a seguito dalla nostra richiesta. Eppure di fronte a noi, sugli spalti, sono state fatte accomodare liberamente per tuta la gara alcune persone (tutto immortalato dalle nostre foto). Di fatto, tutti atteggiamenti altamente lesivi del diritto/dovere di cronaca sancito dalla nostra carta costituzionale. Capita, purtroppo, a Portici un po’ troppo spesso, visto che anche nelle nostre precedenti esperienze al ‘San Ciro’ non siamo stati certo messi nelle migliori condizioni di lavorare ed informare i nostri lettori. Ci adeguiamo ed alla meglio, insieme ai colleghi portiamo a termine il nostro lavoro.
(Redazione)