Carmine Parlato (nella foto) sa quel che vuole ed il Savoia con lui. Traspare chiaro dalle parole del tecnico nella conferenza stampa del sabato la consapevolezza della forza della squadra e la possibilità di raggiungere un obiettivo importante restando però con i piedi ben puntati per terra.
RISPETTO PER LA STORIA – Oggi ricorre un anniversario importante. Il 31 agosto del 1924 il Savoia giocava a Genova l’andata della finale scudetto.
Esattamente 95 anni dopo sentite il peso della storia?
“E’ innegabile che qui si respira l’importanza del blasone. L’ho compreso io, lo hanno fatto i giocatori, sappiamo quanto conti il calcio a Torre e quanto sia viscerale la passione per lo scudo biancoscudato. Noi rispettiamo la storia e tutto quanto ne è collegato. Partendo da ciò siamo convinti di cominciare nella maniera giusta per onorare fino in fondo questa maglia”.
L’AVVERSARIO – Il neo promosso San Tommaso è la tipica mina vagante, diretto da un allenatore, Liquidato, esperto della categoria. Lo scorso anno il tecnico guidò per parte della stagione il Nola.
“Siamo consapevoli di affrontare un avversario che vorrà fare bene alla prima di campionato in casa (si gioca comunque al Partenio vista l’indisponibilità del campo sportivo del San Tommaso ndr) ma noi siamo pronti a partire con il piede giusto”.
TUTTI DISPONIBILI – Il tecnico non anticipa le sue idee sulla formazione ma conferma che Diakite è nuovamente a disposizione.
“Adama ha recuperato e sarà con noi. Avrò diverse possibili opzioni sceglierò all’ultimo momento”.
Intanto in città procede la prevendita per i biglietti ed in varie zone sono presenti i manifesti ‘Tutti ad Avellino’. Saranno almeno in 500 ad accompagnare Poziello e compagni alla prima impresa di stagione.
(Rodolfo Nastro)