La vittoria al cardiopalma contro la Sarnese ha rilanciato le quotazioni del Savoia in zona play-off. A sette giornate dal termine della regular season l’interesse è puntato principalmente sulla prossima gara, lo scontro diretto di Andra, una partita da dentro o fuori della quale abbiamo parlato con mister Sasà Campilongo (nella foto) con il quale abbiamo analizzato la situazione attuale e le prospettive della squadra tracciando un bilancio della sue esperienza a Torre Annunziata.
NUMERI – 17 sono i punti ottenuti dal Savoia targato Campilongo, 5 le vittorie, 2 i pareggi e 3 sconfitte, 11 le reti realizzate, 10 quelle subite. Al momento i bianchi occupano, a quota 42 punti, il quinto posto in condominio con l’Andria.
CORRENTE ALTERNATA – I dati numerici esposti fanno subito individuare a Campilongo cosa non va nella sua squadra.
“Giochiamo a corrente alternata, non riusciamo assolutamente a dare continuità alle nostre prestazioni e questa alternanza è rispecchiata dalla classifica e dai punti fatti. Proprio stamattina abbiamo rivisto tutti insieme la gara di domenica dalla quale è emerso che per la prima mezz’ora siamo stati in palla, poi siamo improvvisamente calati, abbiamo dato spazio a loro che si sono procurati il rigore ed hanno pareggiato la partita. Questo è quello che non va e che purtroppo si sta ripetendo troppo di sovente”.
MANCANZA DI UN LEADER – Dal pari interno contro il Bitonto si sono maggiormente evidenziate le carenze. Prima il Savoia era stato capace di realizzare un filotto di tre successi consecutivi.
Poi…
“E’ vero che da quel pari abbiamo fatto più fatica a fare risultato ma sono convinto che si è trattata di una questione casuale. Questa squadra è capace di giocare a mille con tutti o a staccare la spina e a farsi sopraffare. Non dipende dall’avversario ma da noi perché qui ci manca un leader. Questa figura o ce l’hai o non ce l’hai e noi ne siamo sprovvisti, ne è consapevole anche la società, ne ho parlato più volte con il direttore sportivo. La realtà è questa. Usando una metafora il Savoia è come se fosse formato da undici rimorchi senza una motrice, non c’è il giocatore o i giocatori che nel momento che conta prendano per mano il resto dei compagni. Questo è il nostro grande limite”.
LA SOLUZIONE – Appurato il vostro limite, considerando che non è più possibile intervenire sul mercato, quale ritiene possa essere la soluzione?
“Una vera e propria cura non c’è e questo mi dispiace perchè vi assicuro che i ragazzi danno sempre il massimo sul terreno di gioco, escono dal campo avendo speso tutte le energie fisiche e mentali ma queste da sole non bastano. Dobbiamo lavorare sulla testa più che sulle gambe e tentare di non staccare più la spina”.
I reparti ne sono lo specchio fedele?
“In difesa qualche distrazione capita, a centrocampo c’è molta quantità ma la qualità manca, il solo che riesce a darla è Ausiello ma quando sono costretto, come domenica scorsa a far giocare un attacco over, è ovvio che devo utilizzare l’under in mediana e questo porta al sacrificio di Peppe. In avanti ci sono gare nelle quali facciamo 3 gol ed altre nelle quali neanche uno”.
MODULO – Ha pensato di intervenire sul modulo?
“Certo che l’ho fatto, ma se penso di passare al 4-4-2 le uniche certezze sono i due attaccanti perché in quel caso Del Sorbo e Diakite o in alternativa Ayina potrebbero essere le punte che farebbero al nostro caso ma poi? Rischio di disequilibrare la squadra perché gli esterni sono principalmente attaccanti e non hanno nel proprio DNA le capacità di rientrare. Mi troverei con un 4-2-4 troppo rischioso. Vi assicuro che non è assolutamente semplice questo tipo di intervento perché poi la coperta è corta e se la tiro d auna parte scopro l’altra”.
SENZA PAURA – Come la mettiamo con la sfida di Andria che forse senza esagerare è la più importante della sua gestione?
“E’ una partita importante, non so se la più importante, certo un chi dovesse perdere avrebbe strascichi mentali non indifferenti. Noi giocheremo con la giusta concentrazione, senza paura come purtroppo è successo in alcune fasi del match di domenica ma principalmente dando continuità a tutti i 90’. Abbiamo nelle corde la possibilità di vincere, non nascondo che sarà una gara molto complicata, aperta ad ogni risultato. Uscire indenni da Andria ci darebbe la giusta autostima per il prosieguo di stagione”.
Dopo Andria mancheranno 6 gare che tradotte significa 18 punti. Il calendario vi vedrà opposti a squadre alla portata a differenza delle altre che avranno alcuni match molto delicati. Questi play off li farete?
“E’ un nostro dovere e una nostra priorità. A cominciare da Andria faremo il possibile per costruirci la classifica giusta. Domenica mancheranno i nostri tifosi ma starà a me coinvolgere e mentalizzare i ragazzi a sopperire al loro incitamento in uno stadio che ci tiferà totalmente contro. Dobbiamo essere bravi anche in questo perché io voglio da questa squadra la giusta personalità affinchè la possa mostrare a tutti, in primis agli avversari. Questo è il Savoia che voglio, quello che conquisterà gli spareggi promozione”.
(Rodolfo Nastro)