Il silenzio assordante che ha circondato il Savoia subito dopo il fischio finale del match di sabato sera con il Cerignola continua a far rumore. La scelta del club di trincerarsi dietro bocche cucite ha dato adito ad innumerevoli ipotesi, prima di tutte la messa in discussione di mister Squillante e del progetto tecnico costruito con il direttore sportivo Marco Mignano. D’altronde, la mancata conferenza stampa di sabato sera con il tecnico ‘bloccato’ dall’addetto stampa senza che poi nessuno della società, in primis il direttore sportivo Mignano, notoriamente sempre disponibile al confronto, si presentasse ai giornalisti, ha fatto si che si susseguissero voci ed addirittura i primi ‘fantasiosi’ toto-allenatore con nomi improbabili, lontani dal potersi cimentare con una piazza importante come quella di Torre Annunziata.
DUE GIORNI DI ‘GUERRA FREDDA’ – Archiviato il primo faccia a faccia tra Mignano, Squillante e Renato Mazzamauro nel ventre del Giraud sabato sera (il patron Alfonso era andato via prima del termine del match), nè domenica, nè lunedì c’è stato alcun contatto tra i dirigenti ed il tecnico, non una telefonata, non un appuntamento, non un messaggio, tanto per far aumentare l’incertezza di un momento già non facile con molti tifosi che sui social hanno espresso il proprio dissenso per una situazione quasi paradossale. Lunedì, in tarda mattinata, c’è stato un incontro determinante della sola proprietà. Nel lungo faccia a faccia si sono sviscerate diverse ipotesi, i più profondi stati d’animo. Al termine del breefing si è deciso di andare avanti con Squillante.
SQUILLANTE RESTA – La comunicazione della riconferma del tecnico è giunta questo pomeriggio dopo un lungo colloquio prima dell’allenamento con il direttore Mignano che ha chiamato a se l’allenatore esponendo le idee della proprietà. Sono stati messi una serie di paletti per proseguire un progetto tecnico che altrimenti sarebbe naufragato dopo neanche due mesi dall’inizio del campionato. Sembrerebbe che siano stati chiesti punti ‘pesanti’ nelle prossime tra gare con Nola, Sarnese ed Andria, partite che determineranno uno spartiacque nel campionato dei bianchi.
LE RAGIONI – Sono state diverse le ragioni che hanno indotto la società a continuare il rapporto con Squillante e che sono state oggetto proprio dell’incontro di lunedì mattina. Si sono pesati i pro ed i contro. Ed alla fine hanno prevalso le argomentazioni per il prosieguo del rapporto con Squillante che ha avuto dalla sua il fatto che in queste otto giornate non è mai riuscito ad avere la squadra al completo. Infortuni e squalifiche hanno falcidiato il Savoia costringendo spesso il tecnico a vere e proprie rivoluzioni tattiche, inoltre i numerosi torti arbitrali non hanno certo aiutato la squadra. C’è poi da considerare che i bianchi hanno affrontato quattro delle favorite alla vittoria finale: Picerno, Bitonto, Taranto e Cerignola. Adesso il calendario prevede avversari più abbordabili con la reale forza della squadra costruita quest’estate. Non secondario il rapporto tra la famiglia Mazzamauro e Squillante che dura da tre anni con risultati lusinghieri portati a casa dal tecnico di Sarno per la reciproca soddisfazione delle parti. D’altronde, lo stesso patron Mazzamauro, nella conferenza stampa di presentazione di luglio, aveva dichiarato che il campionato sarebbe stato di assestamento con il raggiungimento di una tranquilla permanenza in categoria, salvo poi dopo il pari col Francavilla e ancor di più dopo la sconfitta interna con il Taranto di ripresentarsi ai giornalisti per dichiarare che il Savoia era addirittura da terzo posto, affermazioni che ovviamente hanno indotto la tifoseria ad aspettative ambiziose che poi hanno clamorosamente cozzato con la realtà dei fatti e con la vera forza di una rosa non competitiva per le prime posizioni nel girone più difficile di tutta la D.
IN ATTESA DEL MERCATO – Collegato al discorso tecnico, ovviamente, l’apporto qualitativo e quantitativo di una rosa che non ha espresso quanto si era ipotizzato ad inizio stagione. Scelte operate dalla società e quasi per la totalità concordate con l’allenatore. Troppi i calciatori ‘non’ da Savoia che all’apertura delle liste di trasferimento a dicembre lasceranno Torre Annunziata. La società ovviamente dovrà intervenire per rinforzare l’attacco con una nuova punta in grado di fare la differenza in termini di marcature, cui andranno aggiunti laterali e centrocampisti diversi da quelli non ammirati finora.
(Redazione)