Il clima negli spogliatoi non è dei più esaltanti. Gragnano e Savoia hanno dato vita ad un derby scialbo e gli allenatori ne sono consapevoli anche se ognuno legge lo 0 a 0 finale a modo suo.
SQUILLANTE – Il tecnico comincia col dolersi della forzata assenza di Del Sorbo fermatosi durante la rifinitura.
“Doveva giocare ed io avevo in mente un modulo bene preciso. Purtroppo Antonio poco prima dell’inizio mi ha detto che non ce la faceva (problema al ginocchio ndr) e così ho dovuto cambiare al volo. Si dice che c’è sempre una compensazione nella sfortuna, io la sto aspettando da 20 anni”.
Sul pari senza emozioni.
“Mi tengo stretto questo pareggio perché pur non soffrendo non si poteva mai dire. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio. In questo momento con gli uomini che ho non potevamo fare meglio, basti pensare che in estate Del Sorbo non era stato preso per essere la punta di riferimento, ci avrebbe dovuto aiutare, invece si è ritrovato ad essere l’attaccante principale del Savoia”.
Ancora una volta un’espulsione. Stavolta è stato Alvino ad avere un momento di ‘follia’.
“Da un giocatore con la sua esperienza non me lo spiego proprio. Dovrà dirmi cosa è accaduto perchè ci ha lasciati in dieci proprio quanto eravamo da pochi minuti in superiorità numerica e stavamo tentando il tutto per tutto per vincere la gara. Non vorrei che comunque si dimenticasse che il Savoia è chiamato a fare un campionato tranquillo ed in questo ordine di idee e programmi il pari di Gragnano ci sta”.
CAMPANA – Il tecnico dei gialloblu alza la voce negli spogliatoi, forse sperava in un risultato diverso.
“Il pari è giusto anche se ai punti noi meritavamo qualcosa in più. C’è da dire che non ricordo parate dei portieri né dall’una, né dall’altra parte. Noi abbiamo fatto il nostro dovere contro una squadra meglio allestita. Squillante può attingere anche ad una panchina di qualità, io no”.
(Giovanni Caracciolo)