Con il campionato che ha già espresso il suo verdetto principale, assegnando al Savoia la promozione in serie ‘D’ con quattro giornate d’anticipo, la parte finale di stagione per i bianchi è solo una passerella alla ricerca di puntellare una stagione da record. Di questo ma specialmente di futuro, con le prospettive per il prossimo anno, le riconferme, l’allenatore e la questione stadio, SoloSavoia.it ne ha parlato Francesco Mennitto (nella foto con Fabiano), diesse sulla carta, plenipotenziario di patron Nuzzo nei fatti.
OBIETTIVO 80 PUNTI – Dopo la festa promozione con la Frattese nel mercoledì di campionato, prima della lunga sosta, il Savoia si è fermato al ‘Paudice’ di San Giorgio a Cremano.
Mennitto ha le idee chiare.
“Si è trattato di un episodio che ci può stare dopo tre giorni dalla promozione ma il nostro obiettivo è vincere tutte e tre le partite che restano e raggiungere quota 80. Vogliamo dare ancora maggior senso al nostro campionato ed inanellare altri numeri che facciano andare questa squadra nella storia del club che a novembre festeggerà 110 anni dalla fondazione”.
Dopo la vittoria dell’andata sull’Afragolese, il Savoia ha praticamente corso da solo.
“Questo dato deve ancor più onorare chi lo ha concretizzato. Non è semplice trovare gli stimoli quando i punti sulle inseguitrici sono sempre di più. Già a dicembre avevamo un +6 sulla seconda, pian piano siamo arrivati a +14 eppure i ragazzi hanno continuato a giocare con la stessa fame e grinta come se stessero vivendo un entusiasmante testa a testa. In genere questi numeri li fa chi è impegnato in uno scontro diretto, faccio l’esempio di Napoli e Juve quest’anno che, a suon di vittorie, stanno portando sempre più in alto l’asticella del primato. Noi invece lo abbiamo fatto pur senza che nessun avversario ci abbia mai effettivamente contrastato”.
GIOCO DI SQUADRA – Così come giocatori e tecnici si sono compattati fin dal primo momento, anche in seno alla dirigenza c’è stato un ‘trio’ gestionale che ha operato in piena sintonia.
Mennitto lo evidenzia.
“Faccio mie le parole di Fabiano nella conferenza post Frattese e mi sento di ringraziare Vincenzo Pannone e Tommaso D’Errico per il gran lavoro fatto. Tutti e tre insieme siamo riusciti a portare avanti l’intera organizzazione in una piazza importante ed esigente come quella torrese. Il presidente Nuzzo ci ha subito dato carta bianca e noi abbiamo operato con la serenità di chi sa dove vuole arrivare. Pannone ha lavorato dietro le quinte senza mai mettersi in evidenza, Tommaso è partito dall’organizzazione della presentazione fino alle idee grafiche ed al disegno delle maglie. Nel nostro piccolo anche noi siamo stati una squadra vincente”.
SAVOIA 2.0 – Dopo le feste bisogna programmare il futuro. Con la ‘D’ in tasca il pensiero va oltre.
State già programmando la prossima stagione?
“Sappiamo quanto sarà impegnativa la quarta serie. Non appena avremo l’occasione ci siederemo al tavolo con il presidente e metteremo giù il progetto per il Savoia 2.0. Non vogliamo essere una meteora ma costruire prospettive durature che ci consentano di portare avanti un impegno serio con l’intera città”.
NUOVI INGRESSI? – Il presidente Nuzzo nella conferenza stampa seguita alla promozione ha accennato alla possibilità che per il prossimo anno la società è pronta ad ampliare la propria compagine.
State già lavorando in tal senso?
“Le parole del presidente le condivido in pieno. Il Savoia è un patrimonio comune, non vogliamo commettere l’errore di chi si arrocca e si chiude a riccio ad eventuali ipotesi di affiancamento in società. Siamo pronti a valutare eventuali proposte di collaborazione purchè improntante alla serietà ed al bene del Savoia, perchè il nostro obiettivo è quello di dare lustro al blasone biancoscudato e se qualcuno volesse affiancarci che ben venga, portando con se energie positive”.
SQUADRA VICENTE… – Da quanto si è visto sul campo il Savoia di quest’anno non aveva nulla a che vedere con l’Eccellenza. Una rosa così ampia qualitativamente e quantitativamente avrebbe ben figurato anche in serie ‘D’.
Cose ne pensa?
“Sono perfettamente d’accordo con questa affermazione. Parto dall’inciso ‘squadra vincente non si cambia’ per far comprendere quale sia la mia filosofia. Partirei dal confermare il capitano fino a tutti gli over. Sugli under il discorso è più complesso perché in ‘D’ ne è previsto uno pin più e sarebbe importante creare qualche sinergia con club di serie superiore che investono nei settori giovanili per acquisire qualche talento. E’ ovvio che però alla base di tutto c’è la volontà. Chi non se la dovesse sentire di affrontare la quarta serie per motivi di età, personali, di impegni, è libero di lasciarci. Chi resta dovrà farlo convinto di dover dare sempre il massimo per questi colori”.
PRIORITA’ FABIANO – Dalla squadra al suo condottiero.
Quale sarà il futuro di Fabiano?
“Franco sarà la nostra priorità. Parleremo prima con lui per capire insieme se le idee sul prossimo campionato e sui programmi possano combaciare. Fabiano si è conquistato la permanenza in panchina gara dopo gara, dimostrando di essere un grande allenatore ed un uomo eccezionale. La sua esperienza ci potrà essere utile anche il prossimo anno, sarebbe bello continuare insieme quest’avventura”.
ALTERNATIVA AL GIRAUD – A breve lo stadio Giraud sarà interessato da importanti lavori per rendere la struttura adeguata all’utilizzo previsto per le Universiadi. Ciò comporterà il non utilizzo parziale o totale dello stadio per la prossima stagione.
Come vi siete posti in tal senso?
“Premetto che i rapporti con l’Amministrazione comunale sono ottimi e tesi alla reciproca collaborazione. Al momento siamo in attesa che l’assessore allo sport Ruggiero ci convochi per comprendere l’effettiva durata temporale dell’indisponibilità del Giraud”.
Un piano ‘B’ però già lo avrete pronto.
“Ovvio, ci stiamo guardando intorno per verificare la disponibilità e l’utilizzabilità di altre strutture anche se non è facile considerando l’atavica carenza di impianti in Campania”.
E’ stato già individuato qualche stadio?
“In un primo momento avevamo pensato al ‘San Ciro’ di Portici che è interessato a lavori di ristrutturazione ma so che i rapporti tra le tifoserie non sono buoni per questo abbiamo riposto nel cassetto l’ipotesi. Negli ultimi gironi però si sta facendo strada una struttura molto interessante”.
Ci sveli quale.
“E’ lo stadio comunale di Scafati. La vicinanza con Torre, i buoni rapporti tra le due tifoserie, la bontà dell’impianto che conosco bene visto che ci ho anche giocato, costituiscono elementi a favore che stiamo valutando. E’ nostra intenzione di contattare la società scafatese e l’Amministrazione per capire se questa ipotesi sia percorribile al fine di farci trovare una ‘casa temporanea’ fin quando il Giraud sarà indisponibile”.
(Rodolfo Nastro)