E’ cominciato il countdown per la finalissima di Coppa Italia campana. Tra 48 ore il ‘M. Torre’ di Pagani sarà testimone della sfida tra Savoia e Nola per l’aggiudicazione del trofeo tricolore che potrebbe tornare a Torre Annunziata dopo 6 anni. Era il primo febbraio 2012 quando i bianchi allenati da Pasquale Vitter si imposero al ‘Partenio’ di Avellino sull’Agropoli per 2 a 1 portandosi a casa la Coppa ‘G. Rea’. Autore di entrambe le marcature fu Nino Guarro (nella foto i festeggiamenti). SoloSavoia.it ha ascoltato proprio l’ex capitano torrese alla vigilia di questa importante sfida per capire i segreti del successo in Coppa e sapere qualcosa in più del Nola.
IL SEGRETO – Guarro risponde con piacere alle nostre domande. Per lui il Savoia resta l’unica fede e parlare dei bianchi lo emoziona sempre.
L’ultimo successo nel trofeo è targato Guarro. Come si vince la Coppa?
“La marcia in più saranno sicuramente i tifosi che arriveranno in massa a Pagani. Loro sono unici e con il costante sostegno creeranno una bolgia”.
Un messaggio alla squadra.
“Dovranno restare calmi e tranquilli perchè ritengo che non ci sarà partita. Sulla carta il Savoia è superiore al Nola e se giocheranno come sanno, vinceranno senza dubbio. Lo dico da tifoso ed addetto ai lavori. Sono certo che mister Fabiano preparerà come sempre tutto nei minimi dettagli ed ogni giocatore darà il massimo”.
Chi potrà essere l’uomo decisivo?
“Noi dopo 25 anni portammo il double a Torre vincendo Campionato e Coppa, faranno così anche loro e penso che Paolo Sardo sarà l’uomo decisivo perché è in grado di fermare Scielzo, il giocatore in più acquistato dal Nola insieme ad Olivieri in questo mercato di riparazione. Si conoscono bene perché l’anno scorso erano tutti al Portici. Ci sarà poi spazio all’esperienza di Fava, alla fantasia di Di Paola e Caso Naturale, alla grinta di Esposito, insomma ognuno potrà dare un contributo determinante per alzare al cielo la coppa”.
L’AVVERSARIO – Olivieri e Scielzo due nomi nuovi.
Ma quali sono i punti di forza e deboli del Nola?
“Loro giocano con il 4-3-3 come il Savoia, hanno nei due ex Portici una marcia in più, attenti comunque anche a Zaccaro. Non vedo grandi punti deboli ma messe a confronto le due rose non c’è oggettivamente competizione che regga”.
E Guarro può dirlo a ragion veduta considerando che due settimana fa con il suo Sorrento, attualmente primo nel girone ‘B’ di Eccellenza, ha vinto proprio a Nola.
“Loro venivano da 7 risultati utili di fila, noi abbiamo dimostrato maggior grinta, cattiveria e voglia di vincere e li abbiamo superati”.
SUGLI SPALTI DEL ‘TORRE’ – Nino è pronto ad esultare insieme a tifosi.
“Mercoledì sera sarò a Pagani per fare il tifo per il mio Savoia”.
(Rodolfo Nastro)