Chi meglio di Franco Fabiano (nella foto) può tracciare un bilancio sul Savoia. L’anno scorso, di questi tempi, l’attuale tecnico della capolista era a casa, a seguire da fuori la sua passione perché il duo Altea/Rega aveva deciso di esonerarlo per mettere in panchina Cimmino. Una scelta improvvida, scellerata, che probabilmente compromise l’intera stagione. Ripartiamo proprio da quell’allontanamento per arrivare ad oggi, un excursus che il tecnico torrese fa ben volentieri guardando al futuro.
LA VERITA’ DEL CAMPO – Voltarsi indietro e pensare che 12 mesi fa è successo quel che è successo è un modo per confermare la propria forza.
Mister, per lei è una rivincita nei confronti di chi le fece quello sgarbo?
“Nessuna rivincita. Io sono da 33 anni nel mondo del calcio e fino a quando potrò vorrò restarci, qualche altro è una meteora e non potrà certo avere un ruolo in questo campo”.
Un anno fa, di questi giorni, era il 22 dicembre, ci vedemmo allo Sporting Club Oplonti per l’elezione del presidente degli allenatori campani (Scarfato).
In quel consesso c’era l’attuale presidente della LND Cosimo Sibilia, tanti colleghi ed addetti ai lavori. Il pensiero fu uno solo e tutto pro Fabiano.
“Li ringrazio per quegli attestati di stima, significa che qualcosa avrò fatto, avrò dimostrato e permettetemi la poca modestia ma credo che prima di essere un allenatore sono un grande uomo e questo alla lunga paga sempre”.
AL 70’ CON LA SESSANA – Oggi il Savoia guarda tutti dall’alto in basso, un +8 sulla seconda che è davvero tanta roba.
Si aspettava questo divario?
“Sinceramente no. Sapevo che avremo fatto qualcosa di importante ma non certo imporre questa netta differenza su tutti”.
E pensare che…
“Dopo la sconfitta con la Mariglianese qualcuno già voleva la mia testa. Non dimenticherò mai che al 70’ della gara con la Sessana (il Savoia perdeva ndr) ero già con la mia auto sull’autostrada per tornare a casa, poi la reazione, la vittoria e da allora è cominciato un altro campionato”.
STIMA E STILETTATE – In questi mesi Fabiano ha raccolto emozioni e sensazioni ed oggi è il momento di tirarle fuori come si fa con gli amici.
“Ringrazio Francesco Mennitto e Vincenzo Pannone, loro hanno sempre creduto in me e hanno avuto una fiducia immensa nel sottoscritto. Ho sentito sempre la loro vicinanza e questo mi ha dato forza. Aggiungo che il presidente Nuzzo, spesso fuori per lavoro, quindi lontano dal vivere quotidianamente l’ambiente, è stato sempre prodigo di parole di stima. Godere di questo clima positivo da parte della società non è da tutti”.
C’è poi un pensiero per lo staff.
“Permettetemi di ringraziare Tony Barbera, Tommaso Bianco, Petrazzuolo, Tanzillo, poi c’è Dino Nardiello, l’intero staff medico con il dottor Basile e Dario, un magazziniere unico come Franco assistito da Giovanni. Su tutti però c’è Andrea Vecchione, un maestro di vita per tutti noi, i suoi consigli sono preziosi come l’oro, è un onore averlo al nostro fianco”.
Arriva anche il momento di togliersi i sassolini dalle scarpe.
“Io ho sempre guardato in casa mia, purtroppo altri non lo hanno fatto, c’è chi ha parlato a sproposito da presidenti ad allenatori, chi ha addirittura stilato delle tabelle per superarci. Hanno sbagliato tutti, noi siamo primi con merito assoluto, lo dice il campo, lo ammettono gli avversari onesti che sono la grande maggioranza”.
LA FORZA DELLA SQUADRA – Il Savoia è in crescita costante, una macchina perfetta con ingranaggi oleati in maniera maniacale.
Mister, è d’accordo se le diciamo che uno dei punti di forza della squadra è il ‘parlare’ in campo? In genere quando si ha timore questo non avviene, invece da Pezzella a De Rosa, passando per Liccardo e tutti gli altri ognuno partecipa attivamente al gioco.
“E’ una considerazione giusta che sottoscrivo in pieno. Ad inizio stagione non era così ed io sono intervenuto con decisione per far capire ai ragazzi che bisogna meritarsi questa maglia. Il Savoia non è per tutti, per me allenarlo è come insegnare alla ‘Bocconi’ di Milano, il top del top. Col passare delle settimane l’intesa è sempre migliorata ed oggi ai risultati aggiungiamo anche un gioco piacevole con i giocatori che sono i primi a divertirsi e come dice lei a parlare in campo”.
La forza della rosa è evidenziata dal mercato di ‘riparazione’. Pochi gli interventi a differenza delle rivoluzioni altrui.
“Il direttore Mennitto ha fatto un ottimo lavoro sia a luglio che a dicembre. Adesso abbiamo puntellato il reparto under acquisendo ragazzi di prospettiva, è arrivato Arenella con la sua esperienza. Insomma uomini giusti per completare definitivamente una rosa già di altissimo livello. Sono molto soddisfatto”.
QUELLA PROMESSA ESTIVA – Durante la nostra prima intervista a mister Fabiano nell’imminenza della riconferma sulla panchina, il tecnico fece un’affermazione molto importante: “Torno per completare il discorso interrotto nella finale play-off”.
Quell’impegno morale, quella promessa, ad oggi che senso ha?
“Sono un uomo di parola, la scorsa stagione è andata come non doveva. Demerito di tutti, per carità, anche mio, nessun dubbio. Stavolta però è diverso perché c’è una società che vuol costruire un Savoia importante per il futuro. Finalmente si potrà avere quella continuità che è mancata negli ultimi anni e scalare le categorie con umiltà ed impegno. La mia promessa rientra in questo ordine di idee”.
Quindi la ‘D’ è cosa fatta?
“Non dirò mai questo fin quando la matematica non ci darà ragione. Guai a pensare di aver già vinto, sarebbe un farsi male da soli. Come ha detto il presidente Nuzzo al vostro sito qualche giorno fa, non abbiamo vinto ancora niente. E’ questo lo spirito con il quale dovremo giocare gara dopo gara, solo così potremo gioire a fine stagione ma per ora non si è fatto nulla”.
I TIFOSI – L’ultima riflessione riguarda i tifosi.
“Sono meravigliosi, ci spingono sempre oltre ogni ostacolo. Da inizio stagione ci sono stati vicini, in ogni contesto, dentro e fuori dal Giraud. Il loro sostengo è forza allo stato puro, la loro passione è adrenalina per tutti noi e credo che questa squadra ha dimostrato di poter indossare questa maglia onorandola fino in fondo, dando così lustro alla tifoseria ed all’intera città di Torre Annunziata”.
LA RIPRESA – Il Savoia oggi ha ripreso gli allenamenti che proseguiranno quotidianamente fino al 31 dicembre, poi un giorno di riposo. Ripresa il 2 gennaio e partenza alla volta di Forio d’Ischia per l’andata della semifinale di Coppa Italia sull’isola fissato per il giorno 3. Intanto il 30 dicembre, alle ore 10, amichevole al Giraud contro il Villa Literno.
(Rodolfo Nastro)