22 ottobre 2017: Torre Annunziata ha rinnovato la sua promessa di fede a Maria Santissima della Neve, la Santa patrona che ad inizio del secolo scorso deviò il flusso di lava del Vesuvio risparmiando l’antica Oplonti da una sicura devastazione. Un legame indissolubile, unico, che unisce in questo solenne giorno l’intera comunità cittadina, richiamando tantissimi fedeli anche dai comuni limitrofi.
IL CORTEO – Come da tradizione, di primo mattino, nella zona portuale, si sono sentiti i primi scoppi di petardi e le sirene delle navi attraccate in rada ad anticipare l’imminente uscita del quadro di Maria dalla Basilica dell’Annunziata. I pescatori hanno poi portato l’effigie sul molo dove ha ricevuto la prima benedizione, poi il corteo si è dipanato per le strade cittadine tra ali di folla che hanno accalcato le strade di Torre in questa tiepida domenica d’autunno. Ad aprire la processione, come di consueto, le congreghe delle diverse comunità parrocchiali, poi le rappresentanze laiche di enti di volontariato, scuole, l’associazione ‘Torresi nel Mondo’ con il presidente Oscar Guidone; subito dopo la folta rappresentanza del Savoia calcio guidata dal diesse Mennitto e dal diggì Pannone con mister Fabiano ed i giocatori. Il presidente Nuzzo, assente per lavoro, ha diffuso sulla pagina ufficiale della società un bellissimo messaggio di saluto alla Madonna ed al popolo torrese. Davanti la Madonna i parroci cittadini e dietro il quadro le autorità civili con il sindaco Vincenzo Ascione.
LE BANDIERE DEGLI ULTRAS – L’arrivo dell’effigie di Maria tra Via Vesuvio e Via Alfani è stata salutata dagli ultras con una bella sbandierata ad onorare la Santa Patrona, scroscianti gli applausi e dai tetti il volo di coriandoli.
IL SALUTO AGLI 8 ANGELI – Il momento più toccante lo si è vissuto poco prima delle 12.30. All’altezza di Via Gino Alfani, l’effigie di Maria ha deviato dal suo consueto percorso per recarsi sino alle soglie della Rampa Nunziante a salutare gli otto angeli volati al cielo lo scorso 7 luglio a causa del crollo della palazzina. Applausi e lacrime hanno salutato questo particolare momento al quale si sono stretti tutti.
(Redazione)
