Prosegue la preparazione del Savoia che si sta svolgendo interamente a Torre Annunziata. Anche oggi al Giraud il gruppo alla guida di mister Fabiano sta sostenendo una seduta atletica che si concluderà con applicazione di schemi e partita a ranghi misti. Si avvicina anche l’attesa prima amichevole stagionale che si terrà sabato pomeriggio, ore 17, al Giraud, con accesso libero per il pubblico nel settore tribuna. Sparring partner la Paganese (Lega Pro) che da quest’anno ha ritrovato uno dei giocatori più rappresentativi del suo recente passato, quel Francesco Scarpa (nella foto) che dopo la precedente esperienza con gli azzurrostellati ha scritto pagine importanti nella storia dei bianchi, poi il passaggio al Sorrento e da qualche giorno nuovamente a Pagani. SoloSavoia.it ha intervistato il numero 10 torrese che non vede l’ora di scendere nuovamente in campo al Giraud per ritrovare la sua gente.
RITORNO A CASA – Seppure per una sola gara, Scarpa non ha nessun dubbio nel definire le sensazioni che proverà nel calcare il manto in sintetico dello stadio torrese.
“Torno a casa, il Savoia l’ho tatuato sulla mia pelle e resterà per sempre legato a me. Ho tanto voglia di arrivare allo stadio, salutare i tifosi, rivedere amici come Galizia, Fava, Riccio, il portiere Pezzella che era lo scorso anno con me a Sorrento. Sarà emozionante salire le scale del sottopassaggio per entrare sul terreno di gioco. Solo un torrese può capire quello che sto dicendo con il cuore”.
LA SCELTA DI PAGANI – Savoia e Paganese nella carriera di Scarpa hanno rappresentato le due piazze più importanti, quelle nelle quali ha vissuto le sensazioni più forti.
“Hai pienamente ragione. La promozione in Lega Pro col Savoia non ha paragoni, le quattro stagioni di Pagani sono uniche, ho creato un grande rapporto con quella piazza e sono orgoglioso di poter nuovamente vestire la casacca azzurrostellata. Ringrazio la società ed il mister che mi hanno dato questa opportunità a 38 anni. Confesso che dopo le due stagioni di Eccellenza ero sul punto di ritirami, poi si è aperta la possibilità di Pagani ed in poco tempo ho firmato il contratto. I tifosi mi vogliono un bene dell’anima e per me la cosa più importante è che mi hanno accolto prima come uomo e poi come calciatore”.
UN SAVOIA DA ‘D’ – Parliamo di Savoia, del nuovo club griffato Nuzzo.
Che idea ti sei fatto della società e della squadra?
“Ti dico la verità, non mi aspettavo una squadra così forte, Nuzzo ha costruito una squadra di grandi giocatori. Questo Savoia sarebbe capace di vincere anche un campionato di serie D. Per me non ci sono paragoni con nessuna, la promozione è a portata di mano ed io sarò presente alla festa con tutto l’orgoglio del mio tifo per questi colori”.
I TIFOSI – Francesco chiude la sua intervista con un saluto ai tifosi.
“Non vedo l’ora di vederli, loro sanno il mio attaccamento per la maglia bianca, chiedo a tutta la tifoseria di stare vicina alla società ed alla squadra perché questo può e deve essere l’anno del grande ritorno del Savoia in quarta serie”.
(Rodolfo Nastro)