VOGLIA DI RISCATTO. Gallo pronto a restare per la D Protagonista dell’ultima stagione, il numero uno torrese lancia la sfida. “Ripartire quanto prima per mettere alle spalle la delusione dello scorso anno”. Su Nuzzo. “E’ l’uomo giusto per dare continuità al club”

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gallo2Il nuovo Savoia si rifà il look dalle fondamenta. In attesa dell’ufficializzazione dell’organigramma societario che vedrà tutti volti nuovi rispetto a quelli del recente passato, anche la rosa subirà una vera e propria rivoluzione. Si ripartirà da Franco Fabiano sulla panchina che sarà assistito dal suo staff di fiducia, ovvero Tony Barbera come secondo (pur di restare a Torre ha rifiutato l’offerta della Nocerina di Morgia) e Tommaso Bianco, preparatore atletico, che rientra alla ‘base’ dopo l’arrivederci dello scorso anno e l’approdo, non a caso, alla Frattese di Nuzzo.

POCHE RICONFERME – Con le prime ufficializzazioni che arriveranno la prossima settimana, ovvero Carotenuto, Di Paola e probabilmente Fava (o Campione), partirà la costruzione della rosa 2017/18 che vedrà pochissime riconferme. Gennaro Esposito dovrebbe restare dopo l’ottimo campionato appena terminato (vice cannoniere del girone ‘A’ con 25 reti all’attivo). L’altro nome tra i ‘papabili’ alla permanenza è  quello di Francesco Gallo (nella foto), il portierone torrese, tra i protagonisti assoluti della cavalcata dei bianchi fermatasi inopinatamente nella finale play-off regionale contro il San Giorgio, che tra rigori parati ed interventi miracolosi ha regalato un bel gruzzolo di punti ai suoi.

PRONTO AI BOXSoloSavoia.it ha contattato proprio Gallo che sta trascorrendo un periodo di riposo in attesa della chiamata del ‘suo’ Savoia.

“Sono pronto, spero di poter restare perché amo questa maglia e credo di aver disputato un campionato di grande spessore”.

Finora non c’è stata nessuna chiamata dalla nuova società ma…

“Qualche tempo fa, ancor prima che si chiudesse la trattativa con il presidente Nuzzo, ho sentito mister Fabiano al quale sono molto legato e lui mi ha detto che gli sarebbe piaciuto portarmi con sé. Quando poi ho letto che Fabiano probabilmente sarà l’allenatore del Savoia è chiaro che l’adrenalina è salita a mille”.

UN PASSO INDIETRO – La voglia di rivestire la casacca numero uno è tanta anche per riscattare un finale di stagione che proprio non va giù.

Ho ancora l’amaro in bocca a pensare a quella partita con il San Giorgio. Se la rigiocassimo altre 100 volte la vinceremmo, ne sono convinto. Purtroppo sbagliammo l’approccio e mentalmente venimmo meno, loro furono bravi ad approfittare della nostra difficoltà e ci colpirono. Mi vengono le lacrime a pensare ai volti dei miei compagni di squadra e dei tantissimi tifosi che assieparono il Giraud. Nei loro confronti c’è un debito morale che spero di poter colmare qualora il Savoia mi riconfermasse”.

L’ERA NUZZO – L’ultimo mese è stato caratterizzato da tante chiacchiere  con scambi di accuse e comunicati tra Franco a Battiloro, poi  arrivato Nuzzo che ne giro di una settimana ha messo fine ai dubbi.

Come hai vissuto questo periodo?

“Ho pensato che il Savoia e Torre Annunziata non meritano tutto questo. Spero che con l’arrivo del presidente Nuzzo si possa finalmente dare continuità ad un progetto e non stare ogni anno a sperare che qualcuno venga a fare calcio qui. Sarebbe bello che l’unico interesse della gente fosse quello di pensare al calcio mercato, al ritiro, alle amichevoli”.

Nuzzo rappresenta una certezza.

“Per lui parlano i fatti. A Frattamaggiore ha fatto benissimo quindi ci sono tutte le premesse affinchè finalmente la luce del Savoia torni a brillare come merita indipendentemente dalla mia riconferma, lo dico da tifoso ancor prima che da calciatore”.

(Redazione)





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