‘Il mio sogno andare al Savoia’. E’ quanto ha postato questo pomeriggio sulla sua bacheca personale di facebook Antonio Nuzzo, patron della Frattese. Quella frase ha ovviamente scatenato un numero incontrollato di commenti e prese di posizione con il popolo dei social che ha espresso diverse interpretazioni su quanto dichiarato dal presidente nerostellato. Noi abbiamo subito contattato Nuzzo senza però ottenere alcuna spiegazione in quanto lo stesso è sembrato palesemente innervosito da una giornata molto particolare. Siamo così passati a contattare Francesco Mennitto (nella foto), direttore sportivo e uomo di fiducia di Nuzzo che ha concesso a SoloSavoia.it una lunga e chiara intervista.
LA GENESI DEL POST – Il direttore si rende subito disponibile a raccontare i fatti che hanno determinato il post di questo pomeriggio.
Una genesi nata da un’assemblea finita male.
“Questo pomeriggio ci siamo incontrati con tutti i soci della Frattese presso uno studio notarile per procedere a ripianare le perdite dell’ultimo esercizio attraverso una ricapitalizzazione. Fin da subito i soci di minoranza, entrambi di Frattamaggiore che quest’anno non hanno messo nulla nella gestione del club, hanno alzato un muro rifiutandosi di procedere a qualsiasi esborso, preferendo addirittura l’eventuale messa in liquidazione della società. Si è così chiesta la loro disponibilità a cedere le quote al presidente Nuzzo che già detiene il 56% del club ma anche su questo il loro no è stato categorico”.
Poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“Quando poi i due soci hanno chiesto al presidente di cedere a loro gratuitamente le sue quote per consentire ai frattesi di gestire loro il club, Nuzzo è andato su tutte le furie”.
IL POST – A quel punto è nato il post.
“Proprio così. Immaginavo che ci sarebbe stata una reazione molto forte e diffusa sui social ma il presidente ha voluto scriverlo”.
Cosa c’è di vero in questa sua esternazione?
“La verità è che il presidente Nuzzo è stanco di fare calcio a Frattamaggiore dopo che è stato trattato in questo modo da soci locali. Lui in questi anni ha portato il calcio di Fratta ad alti livelli assicurando una continuità economica e di risultati sportivi di spessore”.
VOGLIA DI CAMBIARE – C’è dunque reale voglia di cambiamento?
“Si”.
E Torre Annunziata ed il Savoia?
“Ci stiamo guardando intorno ed il Savoia è una possibilità che abbiamo preso in considerazione. Torre Annunziata è una piazza esigente con la quale il presidente vorrebbe confrontarsi”.
IL NODO DEL TITOLO – Mennitto sa dei problemi relativi al trasferimento del titolo di ‘D’ del Gragnano a Torre Annunziata.
“Abbiamo letto di problemi inerenti il trasferimento, consociamo Carmine Franco e sappiamo che sta facendo di tutto per portare la quarta serie a Torre”.
Se non dovesse riuscirci?
“Il titolo della Frattese è del presidente Nuzzo che potrebbe trasferirlo a Torre Annunziata, basterà soltanto procedere con la fusione con una società locale”.
Direttore mi perdoni ma di queste affermazioni i tifosi ne hanno sentite tante in questi anni, troppa avventurieri a Torre Annunziata, tutta gente in cerca di pubblicità. Chi ci assicura che Nuzzo ha intenzioni serie?
“La storia di Nuzzo parla da sola. Quello che ha fatto con al Frattese è sotto gli occhi di tutti. Con tutto il rispetto per Todisco o Altea, Antonio Nuzzo non ha bisogno di pubblicità, è un imprenditore serio ed ama fare calcio, non prenderebbe mai in giro nessuno, figuriamoci una piazza gloriosa come quella torrese”.
Possibile un duo Nuzzo-Franco?
“Perché no. I due si conoscono anche se a dire il vero non abbiamo ancora contattato Franco ma la stima è reciproca e credo non ci sarebbero problemi ad unire le forze anche se caratterialmente sono molto simili ed in certi frangenti andranno limitai nelle esternazioni”.
CONFERENZA STAMPA – Intanto Carmine Franco che questo pomeriggio è stato in un noto bar con tanto di vista sul porto di Torre Annunziata ha fissato una conferenza stampa per martedì prossimo alle 18.30 presso le Terme Vesuviane. Sarà l’occasione per chiarire quanto sta accadendo con il titolo del Gragnano con le forti pressioni politiche degli ultimi giorni anche nelle stanze della federazione e, alla luce di quanto accaduto oggi, valutare la nuova possibilità di fare calcio con il titolo della Frattese.
(Rodolfo Nastro)