POTENZA VS FANTASIA. Esposito sfida Signorelli La garanzia sotto rete del bomber torrese, l’estro del talento granata. Savoia-San Giorgio è anche l’incrocio tra due amici ed ex compagni di squadra. I due all’unisono: “San Giorgio e Savoia hanno giocato il miglior calcio della categoria, meritano la finale”

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esposito-signorelliSavoia-San Giorgio si avvicina. La finalissima regionale dei play-off che vale il lasciapassare per la semifinale nazionale (contro la vincente di Lagonegro-Real Senise) è una gara inedita. Ad inizio stagione in pochi avrebbero pensato che i granata diretti da Sarnataro sarebbero riusciti nell’impresa di arrivare fino a questo punto, considerando le corazzate presenti nel girone. Essere riusciti ad eliminare la super favorita Afragolese rende il San Giorgio la squadra più insidiosa e pericolosa da affrontare. Sarà dunque una sfida molto tesa, in parte simile a quella con il Procida, con due squadre che prediligono il gioco. Di certo un ruolo importante lo avranno i goleador: Esposito per il Savoia, Signorelli per il San Giorgio, un’amicizia di lunga data legata a due annate trascorse insieme. A SoloSavoia.it raccogliamo le sensazioni di entrambi che ci presentano, a modo loro, la finalissima.

ESPERIENZA COMUNE – Esposito e Signorelli hanno passato due stagioni in comune con Gelbison e Battipagliese.

“Purtroppo lui fu molto sfortunato – esordisce Esposito – perché prima che iniziasse la stagione a Vallo si fece male al ginocchio, invece nei quattro mesi insieme a Battipaglia si sono cominciate a vedere le sue doti. Lui assomiglia tanto ad Insigne un giocatore di raro talento, un funambolo, bravo sui calci da fermo, un ragazzo eccezionale che dovremo controllare con estrema attenzione. A San Giorgio ha trovato l’ambiente ideale per la sua definitiva consacrazione”.

Signorelli non è da meno nel parlare di Esposito.

E’ un bomber con la ‘B’ maiuscola, vede la porta come pochi, una sicurezza per la categoria. I 25 gol realizzati finora sono una garanzia di efficienza, continuità e costanza. Sarà una battaglia sul campo ma appena terminerà la partita, amici come prima perché quello che conta è il rispetto”.

LA SORPRESA – Il San Giorgio rappresenta la vera novità di questo torneo, aver battuto l’Afragolese la rende una mina vagante.

Ci speravo, lo sognavo. Credo che abbiamo pienamente meritato questa finaleevidenzia Signorelli – abbiamo dimostrato sul campo tutto il nostro valore. Non era facile andare in casa dell’Afragolese e vincere, ci siamo riusciti ed è stato bello che all’uscita dallo stadio vedere i tifosi di casa che ci applaudivano”.

Il miglior calcio del girone, ne sono convinti entrambi.

“Il Portici ha avuto il vantaggio di essere già un gruppo consolidato dallo scorso anno, San Giorgio e Savoia hanno giocato, in assoluto, il miglior calcio della categoria, meritano la finale”.

CREDERCI SEMPRE – Gennaro Esposito è stato tra quelli che, anche all’indomani del pari di Barano, credeva che il Savoia sarebbe arrivato lontano.

E’ stato così.

Ci ho sempre creduto perché questa è una squadra composta da veri uomini, abbiamo instaurato con mister Fabiano un rapporto unico, stiamo tutti bene e lottiamo per questa maglia che rappresenta un’intera città. Diamo sempre il massimo e continueremo così anche perché sul più bello non vogliamo certo fermarci. Mi fa sorridere che i soloni che ci hanno ignorato per tutto l’anno preferendo altre squadre, adesso si sono ricordati di noi”.

LA BOLGIA DEL GIRAUD – La discriminante potrebbe essere la bolgia del Giraud.

Signorelli non la tema anche se…

“E’ ovvio che questo è uno stadio che incute timore, i tifosi cono da sempre l’arma in più per il Savoia. Noi non temiamo nessuno ma è ovvio che sappiamo di giocare in un ambiente molto caldo con un intero stadio a fare il tifo per i bianchi. Cercheremo di estraniarci e di sentire solo i nostri tifosi”.

Per Esposito sarà una gran festa.

“Ero convinto che gli ultras sarebbero tornati. Il loro comunicato ci ha rincuorato tutti. Per noi sono linfa vitale, ci sostengono sempre, ci hanno seguito dappertutto e domenica scorsa era davvero strano non vederli. Sono convinto che domenica sarà una festa con un finale vincente che vogliamo scrivere insieme a loro”.

E poi c’è l’arrivo di Franco.

“Per noi sarà uno stimolo in più perché sappiamo che nelle prossime gare dobbiamo conquistarci anche la conferma per il prossimo anno. Il nuovo presidente ci guarderà con interesse e noi tutti vogliamo convincerlo del nostro valore”.

CHI FARA’ IL MIRACOLO? – Chiudiamo con un gioco tra Sacro e Profano con il ‘nostro’ Esposito.

Vi chiamate entrambi Gennaro ma alla fine chi lo farà il miracolo?

“Noi, naturalmente. Mi auguro che saremo undici ‘Gennaro’ in campo per fare il miracolo. Non importa se segnerò io, può anche ripetersi Castaldo, Guarro, Prevete o chiunque, ciò che conta è portare a casa la qualificazione e continuare nel cammino verso la ‘D’”.

(Rodolfo Nastro)





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