DAGLI SPOGLIATOI. Fabiano: “Fiero di questo fantastico gruppo” Il tecnico dei bianchi elogia i suoi: “Lo svantaggio ad un quarto d’ora dal termine avrebbe ammazzato un elefante ma noi abbiamo dimostrato di avere gli attributi”. Mandragora: “Quanto fatto a Procida resterà nella mia storia personale”

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fabiano-mandragoraNegli spogliatoi è festa grande in casa Savoia. L’aver conquistato la finale dopo le tante vicissitudini di stagione è un traguardo importante. Sul fronte opposto c’è malumore in casa isolana, qualche lamentala per un sospetto rigore non concesso (fallo di mani di Castaldo) ma alla fine prevale la sportività. Sono i due allenatori ad analizzare la vibrante semifinale decisa solo nei tempi supplementari.

FABIANO – Il tecnico del Savoia è il primo ad arrivare in sala stampa.

“Non era una gara facile, lo avevo detto alla vigilia. Il Procida era la squadra con più punti nel girone di ritorno, una vera e propria mina vagante, ottimamente allenata. Sapevo che avremmo sofferto e così è stato”.

Fabiano individua il momento clou al 33’ della ripresa.

“Il loro vantaggio ad un quarto d’ora dalla fine avrebbe ammazzato un elefante, noi invece non ci siamo scomposti e subito abbiamo pareggiato dimostrando di avere gli attributi. Non è da tutti quello che abbiamo fatto e ne vado orgoglioso per me e per il fantastico gruppo che alleno”.

Una menzione speciale va a Gallo che ha salvato il risultato sull’1 a 1.

“Le parate di Gallo valgono quanto i gol di Esposito, per me è il bomber dei pali, un portiere davvero importante che ci sta  regalando tanti punti. Complimenti a lui ed ai ragazzi”.

Adesso tocca al San Giorgio.

“Mi fa piacere che giocheremo in casa anche la finale. Spero che questa volta i tifosi tornino ad assiepare gli spalti del Giraud. Grande rispetto per la squadra di Sarnataro che ha dimostrato di valere la finale”.

MANDRAGORA –Arriva poi mister Mandragora, quasi con le lacrime agli occhi, portando con orgoglio una maglia del Procida con se.

“Ho allenato tante squadre in carriera ma quello che siamo stati in grado di fare a Procida dal mio arrivo a novembre resterà nella mia storia personale, per questo ho voluto portare con me una maglia del Procida che conserverò con enorme affetto”.

L’analisi passa alla gara.

“Peccato, credo che avremmo meritato qualcosa in più. Forse c’era un rigore per noi ma non mi va di lamentarmi perché nel calcio vince chi la mette dentro. Loro sono stati bravi ma resta che abbiamo tenuto alla grande il campo contro una squadra che rappresenta la storia del calcio. Per noi è stato un onore scendere in campo al Giraud e giocare al calcio. Non a caso il pubblico ha applaudito Dodò al momento dell’uscita dal campo e noi quando è terminato il match”.

(Rodolfo Nastro)





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