90’ separano il Savoia dagli spareggi per tentare di entrare dalla porta laterale in serie ‘D’. Compromessa nella sciagurata gestione Cimmino l’opportunità di giocarsi la vittoria finale fino alla fine, gli uomini allenati da Franco Fabiano hanno dovuto virare sull’ultimo obiettivo utile per tentare la risalita. Domani mattina alle 11.00 al ‘Calise’ andrà in scena il match contro il Real Forio. I bianchi sono gli unici tra le prime cinque ad avere una posizione in classifica non ‘attaccabile’ da altri. Primo, secondo, quarto e quinto posto sono tutti da giocare con l’incrocio ‘pericoloso’ tra San Giorgio ed Afragolese alle quali basterà una pareggio per raggiungere il proprio obiettivo. Portici e Procida dovrebbero vincere senza problemi con Neapolis e Mondragone, così ai bianchi non resterà che confermarsi terzi o nella improbabile ipotesi di sconfitta dell’Afragolese e concomitante vittoria torrese, piazzarsi secondi con il vantaggio di poter giocare i play-off regionali sempre al Giraud.
QUANTI RIMPIANTI – Il successo dell’andata sul Real Forio aveva visto i bianchi al giro di boa ad un’incollatura dall’Afragolese. Tutto da programmi? Macchè! Il patron Altea ed il presidente con ‘firma’ in F.I.G.C. Rega, dopo quella partita decisero di rompere il giocattolo, esonerando Fabiano per riportare in auge Michele Cimmino, da tempo fuori dai giochi e reduce da numerose delusioni in panchina. I due dirigenti non vollero dare ascolto al diggì Ferraro, al diesse Ferrieri, ai giocatori, all’opinione pubblica ed agli addetti ai lavori. Il Savoia era in nuove mani, purtroppo quelle sbagliate. E così dopo 8 giornate, con il campionato praticamente compromesso per il discorso primo posto a causa di punti ingenuamente persi per strada (pari con Pimonte e Barano), si decise di rimettere in panchina Fabiano. Altea e Rega invece di fare professione di umiltà, in quell’esatto istante se ne andarono, ‘scapparono’ da Torre e dalle loro responsabilità, regalando la società a Gaetano Battiloro che ha messo il suo amico di vecchia data Ferdinando Riccardi (presidente ai tempi del fallimento del Mestre) a rappresentare il club. Davvero c’è da mordersi le mani, i rimpianti aumentano perché con 4 punti in più il Savoia forse non si giocherebbe il primo posto perché sul campo il Portici ha dimostrato di avere qualcosa in più, ma almeno la seconda piazza sarebbe stata praticamente certa con i vantaggi che ne sarebbero conseguiti. Ma i rimpianti nel calcio lasciano il tempo che trovano.
LE SCELTE – Senza Adamo (squalificato) e Sibilli (infortunato), Fabiano ritrova Rocchino dopo il turno di squalifica. Sarà lui a sostituire il numero 2 torrese sull’out destro, per il resto stesso undici che ha battuto la Sessana la scorsa settimana. Nessun grattacapo dunque per Fabiano che sta preparando gli imminenti spareggi con dovizia di particolari.
LA FORMAZIONE – Questo il 4-3-3 opposto al Real Forio. Gallo tra i pali; difesa a 4 con Rocchino (dx) e Guarro (sx) sulle fasce, Castaldo-Bosco coppia centrale. In mediana Agata giocherà nel mezzo con Prevete (dx) e Borrelli (sx) che agiranno sugli out. In avanti Esposito sarà affiancato da Onda (dx) e Pianese (sx).
LA TERNA ARBITRALE – Direttore di gara sarà Vincenzo Castropignano di Ercolano. Lo coadiuveranno Alessandro Marchese di Napoli e Ciro Imperato di Ercolano. Castropignano ha già diretto il Savoia in stagione, per la precisione nei successi interni contro Barano e Mondragone, in quest’ultima gara fu protagonista dell’espulsione di Pianese per una testata ad un avversario (3 turni di squalifica). Anche Marchese ha avuto modo di incrociare i bianchi: per lui sarà la ‘sesta’ volta. Questi i cinque precedenti (3 vittorie, un pareggio ed un sconfitta): Savoia-Gladiator (24-10-2015), Savoia-San Giorgio (01-10-2016), Savoia-Mariglianese (Coppa Italia del 02-11-2016) e Portici-Savoia (Coppa Italia, del 30-11-2016), infine Barano-Savoia (4-3-2017) insieme all’assistente Imperato.
(Redazione)