Compagno di squadra di un giovanissimo Beppe Meloni alla fortissima Nuorese del brasiliano Emerson ma anche di Troianiello Festa e Mancosu che di slancio portano i sardi dritti in serie D. Ivan De Michele (nella foto), all’anagrafe Giovanni, non perde molto tempo a passare dal centrocampo alla panchina del Volla dove ottiene lusinghieri risultati portando il club azzurro ad alzare per ben due volte la Coppa Italia regionale e a disputare i play-off di Eccellenza. Chiusa con le dimissioni l’esperienza a Cuma con la Sibilla soccer, approda a Sessa Aurunca.
BILANCIO DI STAGIONE – Mancano 180’ al termine della regular season che vedranno la Sessana chiudere al centro della classifica.
De Michele, ci fornisca un giudizio sul torneo che va a chiudersi.
“Al di là delle due partite ancora da disputare e a meno di sorpresissime che francamente vedo tali visto che gli uomini di Borrelli se la dovranno vedere con il tranquillo Forio e la già retrocessa Neapolis, direi che il Portici ha meritatamente vinto il torneo. Un gradino al di sotto delle attese l’Afragolese che, pur giocando un buon calcio, alla lunga non ha reso come avrebbe potuto. Per quanto riguarda il Savoia, invece, credo abbia pagato il cambio di allenatore. Senza nulla togliere a Cimmino, sono convinto che la squadra con Fabiano avesse trovato la giusta quadratura come dimostra il cammino dal suo ritorno in panchina: una sola sconfitta subìta, quella con il Portici, peraltro anche in maniera abbastanza immeritata. Tra le squadre di vertice, è venuto a mancare clamorosamente il Casalnuovo che aveva tutte le potenzialità per poter competere fino alla fine mentre è senz’altro da rimarcare l’ottimo Procida di Mandragora. I miei complimenti, però, vanno al San Giorgio che pur con un budget nettamente inferiore alle cosiddette grandi, ha disputato un gran bel campionato e meriterebbe la chance dei play-off. In coda la grossa delusione è rappresentata dal Pimonte. Gli ingaggi del mercato di riparazione lasciavano presagire una salvezza senza patemi e invece è pesantemente coinvolto negli spareggi per non retrocedere”.
E la sua Sessana?
“Siamo partiti con una rosa in grado di poter lottare per le zone alte della classifica grazie agli sforzi della società che non ha lesinato nell’allestire una squadra competitiva. Ad inizio stagione abbiamo ammirato la nuova struttura sportiva che sembrava di imminente consegna. Così non è stato ed il fatto di dover giocare in pratica sempre fuori casa, senza tifosi, con incassi ridotti, ha allontanato anche gli sponsor, talchè i programmi iniziali hanno subìto un ridimensionamento che peraltro non ci ha impedito di ottenere una tranquilla permanenza in categoria come desiderata del presidente Vrola”.
OSCAR DI RIGORI SBAGLIATI – Sette vittorie su ventotto partite non le sembrano poche?
“Diciamo che molto è stato dovuto proprio al continuo peregrinare tra i diversi campi ma non dimentichiamo un po’ di sorte avversa, vedi con il Procida quando nei dieci minuti finali siamo passati dal 3-1 al 3-3, ma soprattutto al poco invidiabile primato di 8 rigori sbagliati su 11 di cui sei decisivi per il risultato come nel caso del ko di Afragola o la mancata vittoria sulla Neapolis. Dunque, parlerei di classifica bugiarda senza mai dimenticare, come dicevo, il contesto nel quale abbiamo giocato che ci ha visto enormemente penalizzati”.
I PLAY-OFF – Abbiamo accennato ai play-off, può dirci qualcosa in proposito?
“Normalmente gli spareggi li vince chi ci arriva meno stressato, con la mente sgombra. Nel nostro caso, pur ritenendo le nostre squadre abbastanza forti, dico di fare molta attenzione alle compagini pugliesi, attrezzate e che normalmente giocano su campi molto caldi”.
SESSANA IN VACANZA – Per sabato c’è da attendersi una Sessana in vacanza?
“Inutile nascondere che siamo mentalmente un po’ scarichi ma abbiamo comunque il dovere di dare il massimo fino alla fine. Lo dobbiamo al presidente ma anche alla regolarità del campionato”.
(Matteo Potenzieri)