Ci siamo. E’ arrivato il giorno della partita che vale un campionato. Oggi pomeriggio alle 16.00 al ‘San Ciro’ le prime due della classe si sfideranno in un match da adrenalina pura per decidere la testa del campionato e, di conseguenza, la squadra che volerà direttamente in ‘D’ senza passare per la lotteria dei play-off. Due sono i punti che distanziano Portici e Savoia, 64 a 62, con una sfida che potrebbe cambiare i destini di un torneo che solo qualche domenica fa sembrava deciso a favore della squadra di Borrelli. Invece il pari di Casalnuovo della prima della classe e le tre vittorie consecutive dei torresi, con il ritorno di Franco Fabiano sulla panchina, hanno ridotto al lumicino le distanze dando un senso concreto alla sfida di oggi pomeriggio. Terzo incomodo l’Afragolese che avrà un gara facile facile in casa contro la Neapolis, penultima della classe. Gli uomini di Suppa, ovviamente, sono pronti ad approfittare di qualsiasi passo falso delle due contendenti.
NUMERI A CONFRONTO – Le statistiche ci regalano innumerevoli curiosità sul match di oggi. In primis ci sarà il miglior attacco del campionato (Portici con 77 reti), opposto alla seconda miglior difesa (il Savoia con 25); il Portici comunque vanta anche la difesa meno perforata con soli 23 gol al passivo. Nei bianchi c’è il vice cannoniere del campionato Esposito con 21 marcature, il migliore della capolista è Fava a 14 ma i biancazzurri contano altri tre giocatori in doppia cifra: Manzo (13), Murolo (13) ed Incoronato (12); nel Savoia il solo Tulimieri (11) ha superato quota 10.Tra le mura ‘amiche’, si fa per dire visto che il Portici ha giocato le gare casalinghe tra Torre del Greco, Ercolano e Mugnano, la capolista non ha mai perso, totalizzando 35 punti (11 vittorie e 2 pareggi). Il Savoia in trasferta ha 25 punti all’attivo con 7 vittorie, 4 pareggi ed una sconfitta (a Procida sotto la gestione Cimmino che ‘vanta’ anche i pari di Gragnano col Pimonte e Barano). Poi ci sono gli ex, tutti sponda Portici: Manzo, Di Pietro, Ruscio, Incoronato e Mezzacapo (preparatore dei portieri) che in diversi momenti hanno indossato la maglia bianca.
NON UN AVVERSARIO PER CASO… – I destini di Portici e Savoia si sono incrociati nelle ultime due stagioni lasciando il segno, finora sempre a danno dei bianchi. Lo scorso anno il successo degli uomini di Borrelli al Giraud sancì la spaccatura tra il presidente Todisco e la squadra con alcuni giocatori accusati dal patron di non aver svolto in pieno il proprio dovere. Nella stessa stagione l’eliminazione dalla Coppa Italia costò la panchina al deludente Pampa Sosa con l’arrivo di Marco Miserini al suo posto. In quest’annata calcistica ancora delusioni. L’eliminazione degli ottavi di Coppa Italia con due sconfitte e conseguente eliminazione dal trofeo tricolore (poi vinto dal Portici) ed il successo dell’andata al Giraud di Fava e compagni che determinò (complice il pari col Casalnuovo della settimana successiva) Altea ad esonerare Fabiano. Per la legge dei grandi numeri sembra davvero giunto il momento del cambio di rotta nel match più importante.
…NON UNO STADIO PER CASO – Una data lega indissolubilmente il ‘San Ciro’ alla storia del Savoia: 6 maggio 1990. In uno stadio stracolmo di bandiere biancoscudate, la squadra di patron Farinelli, allenata da Mario Schettino, con il successo per 4-1 sul Praia grazie ai gol di Amoroso, De Rosa, Aruta e Di Cunzolo vinse il campionato con un punto di vantaggio dell’A.C. Sabia (52 a 51) ottenendo la promozione in C2.
SCELTE DIFFICILI – Fabiano sa di giocarsi la partita che vale una stagione su un terreno di gioco non certo all’altezza di calciatori tecnici o brevilinei. Fortunatamente non pioverà quindi il manto del ‘San Ciro’ almeno non sarà ‘pesante’. Elementi questi che il tecnico terrà in considerazione nelle scelte da operare. Un paio sono i dubbi ancora da sciogliere, per la precisione c’è il ballottaggio Sibilli-Agata, con il primo comunque favorito, e Onda-Grimaldi, con possibilità quasi uguali di scendere in campo anche se Onda solo ieri mattina si è allenato con il gruppo dopo i fastidi accusati la scorsa settimana. Nessuna indecisione invece sulla maglia numero 10: sarà di Pianese e non di Tulimieri. La difesa è confermatissima, così come Prevete e Borrelli nel centrocampo a tre.
LA FORMAZIONE – Questo il probabile 4-3-3 chiamato all’impresa. Gallo vestirà la casacca numero uno; davanti a lui la linea difensiva sarà composta da Adamo (dx) e Guarro (sx) sulle fasce, coppia centrale collaudata con Castalo e Bosco. In mediana Sibilli nel mezzo, lo affiancheranno Prevete (dx) e Borrelli (sx). L’attacco a tre vedrà bomber Esposito al centro, ai suoi lati opereranno Grimaldi (dx) e Pianese (sx).
LA TERNA ARBITRALE – Dirigerà il match il signor Niccolò Turrini di Firenze, lo coadiuveranno Paolo Cipolletta di Avellino e Simone Conte di Napoli, assistenti già rodati che hanno composto insieme al centrale Manzo di Torre Annunziata la terna nella finalissima di Coppa Italia Portici-Ebolitana, disputatasi a Sarno. Tra le curiosità relative all’arbitro, che incrocia per la prima volta i bianchi, rileviamo che è un direttore di gara dal cartellino facile. Nelle 12 gare dirette in stagione sono ben 23 gli ammoniti e tre gli espulsi, 7 le vittorie delle squadre in trasferta. Per Cipolletta oggi sarà la ‘quarta’ con i bianchi. Ecco i precedenti: Savoia-San Giorgio della scorsa stagione con sconfitta del Savoia (1-4), quest’anno il 25 settembre a Brusciano nel successo contro la Mariglianese (1-2) e poi lo scorso 21 gennaio nel pari di Gragnano contro il Pimonte (2-2). Anche per Conte quarto incrocio con i torresi. I precedenti tutti in questa stagione: Savoia-Pimonte, Savoia-Volla e San Giorgio-Savoia, tutti successi per bianchi.
(Redazione)