Il Savoia cade a Portici al termine di una partita ‘poco giocata’ e decisa da un episodio molto dubbio. Si sintetizza così l’1 a 0 finale con il quale la capolista è ormai ad un passo dalla serie D a tre giornate dal termine. I 5 punti sui bianchi e i 2 sull’Afragolese (vincente di misura sulla Neapolis) lanciano la squadra di Borrelli verso la quarta serie al termine di un match vibrante, nervoso, teso, poco spettacolare, caratterizzato da un terreno di gioco pessimo sul quale era impossibile giocare palla a terra. Ci si è poi messa una direzione di gara davvero insufficiente con l’arbitro Turrini di Firenze che ha sbagliato quasi tutto. Non ci riferiamo soltanto all’episodio del generoso penalty che ha deciso la partita ma anche alla gestione dei cartellini con i bianchi pesantemente penalizzati ed agli innumerevoli falli fischiati con conseguenti perdite di tempo permesse a tutto campo. Il gioco effettivo al termine dei 97’ è stato di appena 30’ .
A TESTA ALTA – Sconfitti ma senza demerito. Il Savoia esce dal ‘San Ciro’ a testa alta perchè ha affrontato la capolista ad armi pari. La differenza l’ha fatta un episodio, per il resto poco o nulla da registrare con i padroni di casa che si sono resi pericolosi in qualche occasione in più rispetto agli ospiti che hanno sfiorato il pari soltanto con Bosco. Entrambe le squadre hanno giocato con il freno a mano tirato, consapevoli della pesantissima posta in palio. Nessuno voleva perdere, nessuno lasciava spazi liberi, la fase difensiva ha prevalso sul gioco offensivo.
PRIMO TEMPO SONNACCHIOSO – Fabiano e Borrelli schierano le migliori formazioni possibili, prediligendo la fisicità alla tecnica perché il terreno del ‘San Ciro’ non permette di giocare la palla. La prima frazione sfila via con pochissime azioni degne di nota. Al 17′ Olivieri lancia Panico che con un destro insidioso impegna Gallo. Allo scadere perfetto cross di Grimaldi a centro area ma Esposito è in colpevole ritardo con l’appuntamento con il gol. Per il resto nulla. Si passa direttamente la secondo tempo.
RIGORE GENEROSO – La seconda frazione vede le squadre leggermente più lunghe, il che consente di provare ad ‘offendere’ le difese avversarie. 4′ occasione Portici: Manzo serve in profondità Di Pietro, salvataggio di Gallo in uscita. Al 7’ l’episodio che decide il match. Adamo si fa ingenuamente saltare sulla fascia da Manzo, il fantasista entra in area e tenta il cross, la palla è intercettata con la mano da Bosco che dista neanche un metro dal numero 10, per il direttore di gara, sulla spinta dei 1000 dagli spalti, è massima punizione. Inutili le giustificate proteste degli ospiti, ormai il dado è tratto. Dal dischetto si presenta lo stesso Manzo, tiro perfetto che si insacca all’angolino alla sinistra di Gallo che aveva intuito e per poco non deviava la palla. Il portiere si mette le mani sulla faccia dalla disperazione, il Portici è avanti. Al 9’ ancora un errore di Adamo, lo scavino di Manzo esce di poco fuori.
REAZIONE POCO INCISIVA – Fabiano le tenta tutte. Fuori Pianese ed Agata (14’), dentro Tulimieri e Sibilli, poco dopo (24’) Onda prende il posto di Grimaldi. La reazione dei bianchi c’è ma è poco incisiva. L’azione più insidiosa si sostanzia al 22’: cross di Prevete, testa di Esposito, Mola mette in angolo. Dalla bandierina Tulimieri, testa di Bosco e Mola ancora a deviare in corner con un gran colpo di reni. 37′ contropiede Portici: Murolo si invola tutto solo, Gallo si oppone e tiene in partita i suoi. Nell’ultimo dei 5’ di recupero Borrelli sciupa tutto calciando addosso ad un avversario un palla preziosissima dopo un’uscita a vuoto di Mola sugli sviluppi di un angolo. Finisce qui con la rabbia degli ospiti e grandi feste per i padroni di casa.
ONORE AL PORTICI – I numeri lo dicono in maniera chiara, il Portici merita la prima posizione. Ha vinto tutti e quattro gli scontri diretti con Savoia ed Afragolese senza contare quelli di Coppa Italia dove i successi arrivano a 7. Un dominio pressochè assoluto, condito anche da una buona dose di fortuna e qualche episodio favorevole, ma questo nel calcio ci sta. Peccato solo che se squadra e diesse Stiletti navigano con pieno merito verso la D, non altrettanto il resto della società e dello staff che anche oggi hanno dimostrato assoluta inadeguatezza nel gestire l’evento.
ORA I PLAY-OFF – I bianchi sono chiamati a ricaricare subito le batterie perché mercoledì si torna in campo. Si va a Casalnuovo, terreno di gioco insidioso, con il preciso obiettivo di tentare di riagguantare l’Afragolese al secondo posto, visto che all’ultima giornata la squadra di Suppa farà visita al San Giorgio alla disperata ricerca dei punti per accedere ai play-off.
(Rodolfo Nastro)