I TECNICI. Esulta Borrelli, Fabiano accetta il verdetto L’allenatore del Savoia da’ merito agli avversari: “Bravi e fortunati, hanno fatto la partita che volevano su di un campaccio”. Sponda Portici: “Meritiamo la serie D”

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fabiano-borrelli2Il campo ha dato il suo inesorabile verdetto: Portici con un piede e mezzo in D, Savoia costretto alla lunghissima trafila dei play-off. Un rigore generoso concesso dal sig. Turrini di Firenze ha permesso alla capolista di battere per la quarta volta in stagione i bianchi, legittimando una leadership mai messa in discussione. Il Portici ha infatti vinto entrambi gli scontri diretti contro le principali antagoniste, Savoia ed Afragolese.

FABIANO – Il primo pensiero del tecnico è per i suoi ragazzi.

“Non posso rimproverare nulla alla squadra, ha lottato per 90’ su un campaccio. Purtroppo, così come all’andata, un episodio ha deciso il match. Il rigore è assolutamente inesistente”.

Il risultato più giusto forse sarebbe stato lo 0 a 0 ma il rammarico più grande resta nel non aver disputato questa gara su di un terreno di gioco degno dell’importanza del match.

“Se il Portici ha deciso di giocare su questo campo è perché voleva fare questo tipo di partita. Ci sono riusciti, sono stati bravi e fortunati”.

L’aver perso il treno promozione diretta potrebbe segnare la stagione dei bianchi. Fabiano crede però nell’impresa che passa per i play-off.

“Mancano ancora tre gare importanti. Fisicamente stiamo benissimo, dobbiamo mantenere questa condizione fino alla fine”.

BORRELLI – Subito dopo arriva il tecnico Borrelli, il suo Portici ha dimostrato di non avere rivali.

“Sapevamo che questa sarebbe stata una partita decisa da un episodio. Il Savoia è venuto a giocare a viso aperto. Noi col vantaggio in classifica, abbiamo gestito la gara diversamente, con equilibrio e puntando sulle giocate che di solito facciamo”.

Quando gli si chiede perché la scelta del ‘San Ciro’ che presentava un terreno di gioco inguardabile, Borrelli risponde.

La città di Portici meritava che si giocasse qui. Questa era la partita decisiva, affrontavamo la Juve dell’Eccellenza”.

Sulla direzione di gara.

“Per me il tocco di mano di Bosco è da calcio di rigore. Forse la distribuzione dei cartellini non è stata equa”.

270’ minuti separano il Portici dalla serie D.

“Ci aspettano tre finali. Prima di questa partita meritavano il salto di categoria sia il Portici che il Savoia. Oggi dico che meritiamo noi”.

(Giovanni Caracciolo)





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