Chiudiamo il nostro speciale dedicato alla sfida Portici-Savoia con l’ultimo faccia a faccia. Dopo aver ascoltato i ‘direttori’ Ferraro e Stiletti, i giocatori Gallo e Fava ed i tecnici Fabiano e Borrelli, abbiamo deciso di dedicare il gran finale ai due capitani: Nino Guarro per i torresi e Mimmo Olivieri per i biancazzurri. Saranno loro ad uscire per primi dal tunnel del ‘San Ciro’, saranno loro a scambiarsi i gagliardetti e lanciare la sfida che può valere una stagione. Sono tanti gli spunti che SoloSavoia.it ha raccolto dalla loro voce, in primis però emerge un profondo rispetto tra le parti, miglior viatico per una partita all’insegna della correttezza e della giusta rivalità.
MERITI E DEMERITI – E’ luogo comune affermare che dove finiscono i meriti di qualcuno, iniziano i demeriti dell’altro. Rapportando a Portici e Savoia questa affermazione, chiediamo ai nostri due interlocutori se gli attuali due punti di distanza siano legati più ai meriti del Savoia o ai demeriti del Portici che sabato scorso ha dilapidato il vantaggio di 4 punti sulle seconde, riaprendo i giochi.
“In questo campionato nulla è scontato – esordisce Olivieri – anche contro l’Albanova non era facile conquistare l’intera posta in palio. A Casalnuovo poi sapevamo di incontrare una squadra con nomi importanti che però stava attraversando un periodo non positivo. Hanno sfoderato una super prestazione e ci hanno fermato. Ma il calcio è questo, sono le incognite di questo sport. Non ritengo quindi che aver pareggiato a Casalnuovo sia un demerito”.
Capitan Guarro invece esalta i meriti del ‘suo’ Savoia.
“Abbiamo avuto la forza di rialzarci dopo il pari di Barano dove oggettivamente sembrava tutto compromesso per il primo posto. Il ritorno di mister Fabiano ha dato lo spunto in più per continuare con rinnovata stima in noi stessi, la vittoria sull’Afragolese ci ha fatto capire che ce la potevamo giocare con tutti ed ora eccoci pronti a sfidare la prima con la concreta possibilità di superarla”.
L’IMPORTANZA DI 90’ – Olivieri e Guarro ‘leggono’ in maniera diversa l’eventuale risultato della gara.
“Credo sia una partita decisiva – commenta il numero tre dei bianchi – la vittoria ci consentirebbe di superare il Portici e portarci in testa, poi rimarrebbero altri tre esami ma il più sarebbe fatto. In caso di pareggio o di sconfitta dovremo pensare solo ai play off perché non dimentichiamoci che c’è anche l’Afragolese ed a tre dal termine non credo che nessuna delle nostre avversarie possa perdere ancora punti”.
Il mediano porticese, ex giocatore di Franco Fabiano ai tempi dell’Arzanese, sa di poter contare su due punti di vantaggio.
“Qualunque sia il risultato non credo che la gara di sabato sarà decisiva. Per questo noi siamo tranquilli, consapevoli di affrontare una grande squadra che per blasone e seguito di tifosi non ha nulla a che vedere con questa serie, ma non temiamo di compromettere nulla in questo scontro diretto”.
Conoscendo Fabiano, Olivieri sa che la gara non sarà comunque facile.
“Il mister prepara le partite benissimo, immagino la perfezione e l’attenzione con la quale ha fatto allenare i suoi, preparando in ogni minimo dettaglio l’incontro. Confesso che sarebbe stato meglio non averlo contro”.
CHI LA SPUNTERA’? – Premesso che ognuno giocherà per vincere o quanto meno non farà calcoli, che tipo di gara ci si può attendere?
“E’ un anticipo di serie D – afferma il numero 4 del Portici – di questo non ho alcun dubbio. Penso che la gara non sarà ricca di gol come ad esempio lo è stato il match contro l’Afragolese (7 marcature complessive ndr). Ci sarà attenzione ad ogni fase di gioco e gli spazi saranno pochi, ma non per questo mancherà lo spettacolo. In questo equilibrio esasperato vincerà chi sbaglierà di meno”.
Per Guarro.
“E’ inutile girarci intorno, sappiamo di giocarci l’intera stagione, è la nostra ultima possibilità per accedere direttamente alla serie superiore, per questo ci metteremo rabbia, determinazione e voglia di stupire. Credo fortemente nella vittoria così come tutti i miei compagni. Percepisco enorme autostima nel gruppo e fiducia nell’ambiente che ci circonda, premesse essenziali per fare l’impresa”.
SAVOIA DI RINCORSA – Con Guarro è d’obbligo una riflessione. Nella storia dei bianchi in più occasioni quando si è trattato di rimontare, il successo è arrivato. Due esempi su tutti: la promozione in C1 con De Canio con la vittoria dei play off dopo aver battuto le favoritissime Benevento e Matera, qualche anno dopo l’approdo in B dopo aver raggiunto gli spareggi con il quinto posto ed aver superato in semifinale il Palermo e in finale la Juve Stabia.
Corsi e ricorsi di storia calcistica. Credi che anche voi riuscirete nella remuntada?
“Si. Adesso che mi ci fai pensare, fa piacere ricordare questi momenti. Spero davvero di poterli rivivere da protagonista a cominciare da sabato”.
I TIFOSI – Sabato si giocherà al ‘San Ciro’ e con ogni probabilità mancheranno i tifosi del Savoia che potrebbero essere fermati dal Prefetto di Napoli.
Le sensazioni di Guarro.
“Se dovesse essere così sarà una enorme mancanza. I nostri tifosi sono fondamentali per noi, vedere lo spicchio di stadio loro riservato vuoto sarà un colpo al cuore. Giocheremo anche per loro augurandoci di ritrovarli festanti al nostro ritorno a Torre Annunziata, fuori dal Giraud”.
Per Olivieri lo stato d’animo è diametralmente opposto.
“Sono sicuro che la città di Portici non verrà meno in questa partita. Davvero mi auguro che oltre ai soliti tifosi che ci seguono ovunque, risponda alla grande anche la cittadinanza. Sarebbe bellissimo vedere gli spalti pieni dei nostri colori. E’ ovvio che da sportivo e da calciatore mi dispiace che non ci saranno i tifosi del Savoia”.
(Rodolfo Nastro)