Tocca agli allenatori. Nel terzo faccia a faccia del nostro speciale su Portici-Savoia è il momento dei due tecnici, l’emergente Borrelli ed il navigato Fabiano (nella foto al Giraud), legati da reciproca stima con il primo ex giocatore dell’attuale trainer dei bianchi ai tempi dell’Ercolano d’Eccellenza.
TUTTO E’ IN GIOCO – Il campionato deve ancora dare il suo verdetto su quale sarà la vincitrice.
Per i due tecnici, qualunque sarà l’esito, questo è stato un torneo esaltante.
“Il più bello da trent’anni a questa parte. Non solo Portici, Savoia ed Afragolese, anche Procida, San Giorgio e Casalnuovo hanno combattuto con onore dimostrando di valere”.
Questo in sintesi il pensiero di Fabiano cui fa da eco Borrelli.
“E’ ancora tutto da decidere, i passi falsi sono sempre dietro l’angolo ma il segreto è non pensare agli avversari. Faccio un esempio: dopo la quinta di andata eravamo a 6 punti dalle due capoliste, oggi siamo a +2 sulle seconde, siamo stati capaci di recuperare 8 lunghezze e portarci avanti ma ancora non basta. Sabato ci sarà una risposta quasi definitiva”.
SOLO UN RISULTATO - Altro punto sul quale entrambi concordano è la ricerca assoluta della vittoria.
“Noi abbiamo un solo risultato – rimarca Fabiano – la vittoria, gli altri non servirebbero perchè dopo mancheranno solo tre giornate e recuperare diventerebbe impossibile anche per il fatto che l’Afragolese è pronta ad approfittarne. Per questo sono convinto che neanche il Portici farà calcoli e giocherà per il successo”.
Sarà proprio così per Borrelli.
“Noi giochiamo sempre per vincere e lo faremo anche sabato. Arrivati a questo punto è d’obbligo puntare direttamente alla promozione. Noi e Savoia su tutti abbiamo meritato di contenderci la D in questa sfida appassionante che non vedo l’ora di giocare. Rispetto comunque anche per l’Afragolese che nonostante abbia perso entrambi i confronti con noi in campionato ha dimostrato di valere la posizione che occupa”.
RISPETTO PER FABIANO – L’unica sconfitta in campionato nella gestione Fabiano è stata proprio con il Portici nello 0 a 1 dell’andata al Giraud.
Un risultato che brucia ancora. Fabiano la ricorda.
“Era una gara da pareggio, loro sono stati più cattivi e concreti di noi ed hanno vinto. Diciamo che ci separa lo scontro diretto. In quella gara però ho avuto conferma che la vera antagonista per la vittoria sarebbe stato il Portici grazie all’ottimo lavoro di Borrelli, allenatore emergente ma che già sa cosa vuole e come lo vuole”.
Borrelli ci tiene a sottolineare la totale stima per il suo ex allenatore ai tempi dell’Ercolano in Eccellenza.
“L’ho detto al vostro sito a dicembre, lo ripeto adesso: esonerare Franco Fabiano è stato un errore. Al Savoia non è stato permesso di dare continuità al lavoro del mister e questo l’ha pagata ma se oggi è a -2 da noi grande merito va proprio a Fabiano”.
COSì LONTANI… COSì VICINI – Il modo di intendere il calcio di Borrelli e Fabiano sembra distante. Il Portici è più cinico, il Savoia, a tratti, più bello a vedersi. Eppure per entrambi lo spogliatoio assume un rilievo fondamentale.
“La mia squadra è tatticamente compatta – evidenzia Borrelli – non punto ad esaltare il singolo ma miro al gioco collettivo per dare un’identità di gruppo. Preferisco la coralità all’individualismo”.
Fabiano ha trovato nei giocatori unità totale.
“I ragazzi sono eccezionali, stanno facendo qualcosa di unico perché nonostante gli ostacoli che ci siamo trovati ad affrontare ne siamo usciti più compatti di prima ed adesso siamo pronti per la grande sfida che ha tanto il sapore di una gara di serie superiore. I ragazzi mi danno le giuste certezze e lotteremo fino alla fine per conquistare la promozione”.
Borrelli non ha dubbi a definire Portici-Savoia, ribadendo quanto già ieri ci aveva detto Dino Fava.
“Sabato sarà LA PARTITA. Conoscendo Franco so che entrambi la stiamo preparando nei minimi dettagli per non lasciare nulla al caso. E’ un match che può valere tanto e ne siamo consapevoli”.
GIOCO AD ELIMINAZIONE – Chiediamo ai due tecnici quale giocatore avversario eliminerebbero dalla disfida.
Fabiano non ha dubbi.
“Dino Fava tutta la vita. E’ un giocatore troppo importante, sarebbe meglio non fosse in campo”.
Più diplomatica la risposta di Borrelli.
“Non mi va di fare il nome di un singolo. Il Savoia può contare su una rosa di tutto rispetto. Come non menzionare Esposito, Sibilli, Guarro, Castaldo, Prevete, Gallo o Pianese. E poi loro rappresentano Torre Annunziata e la sua tifoseria, indossano una maglia che ha fatto la storia del calcio, come si può non ammirare un avversario del genere”.
(Rodolfo Nastro)
