Sensazioni opposte in sala stampa per i due allenatori nel post gara dell’adrenalinico Savoia-Afragolese. All’entusiasmo di Franco Fabiano, che bagna il suo ritorno in panchina con una vittoria fondamentale, c’è la delusione di Pasquale Suppa che probabilmente sa di aver gettato in sei giorni un campionato.
FABIANO – Ha il sorriso e la gioia stampati sul volto Franco Fabiano. Oggi è stata anche la sua vittoria. A fine gara l’abbraccio liberatorio con i giocatori sotto i tifosi la dice lunga sulle emozioni vissute dal tecnico dei bianchi.
“Nel primo quarto d’ora di gara l’Afragolese ci ha messi in difficoltà, noi eravamo un po’ bloccati e loro hanno creato due importanti palle gol; nella ripresa è tutto cambiato, abbiamo avuto più cattiveria e determinazione dei nostri avversari. Il Savoia è tornato”.
Un Savoia che dopo il gol è riuscito a gestire il risultato diversamente da quanto accaduto sotto la guida Cimmino con Pimonte e Barano.
“Siamo stati bravi tatticamente a chiudere tutti gli spazi ma anche mentalmente sospinti da un pubblico straordinario. La nostra difesa ha fatto un partita esemplare, grande il centrocampo con Prevete sugli scudi al di là del gol e con i ragazzini Borrelli ed Onda sempre reattivi”.
Una menzione speciale a capitan Guarro.
“Ha giocato con un problema muscolare, a fine primo tempo volevo cambiarlo ma lui ha voluto restare in campo. Gli faccio i complimenti”.
Infine un pensiero agli avversari.
“L’Afragolese è una grande squadra ma oggi avevano di fronte un Savoia determinato con alle spalle il pubblico di Torre. Siamo stati più cattivi di loro, rispetto all’andata la partita è stata meno spettacolare e forse meno tecnica ma la posta in palio era tanta e nessuno voleva sbagliare”.
SUPPA – Tocca poi a Pasquale Suppa, ex secondo di Vincenzo Feola (oggi in tribuna con De Liguori) nell’anno della storica promozione in Lega Pro.
Numeri alla mano l’Afragolese è venuta meno negli scontri diretti, nelle quattro gare con Portici e Savoia un solo punto conquistato.
“Purtroppo è successo quello che temevo, la sconfitta con il Portici ci ha condizionati. Domenica scorsa ad un certo punto eravamo a +5 sul Portici, a fine gara ci siamo ritrovati a -1, un mazzata psicologica che oggi abbiamo pagato. Al momento del loro gol ci hanno assalito gli stessi fantasmi di sei giorni fa e ci siamo disuniti, non riuscendo più a renderci pericolosi se non per la punizione di Carotenuto”.
Eppure l’Afragoelse aveva iniziato col piglio giusto.
“E’ così, siamo venuti qui per giocare a viso aperto e non a caso abbiamo costruito la prima occasione gol di giornata, poi dopo il gol subito abbiamo perso gli equilibri. Continuiamo a credere al primato se poi il Portici continuerà a far bene, tanto di cappello”.
(Giovanni Caracciolo)