Savoia-Afragolese sarà anche sfida tra bomber. Da una parte Gennaro Esposito con 19 reti (senza rigori), dall’altra Pasquale Carotenuto, il grande ex, capocannoniere del torneo a 27 centri (rigori compresi). Entrambi sono reduci da campionati di Eccellenza vinti: il bomber del Savoia con l’Herculaneum, il ‘re’ del beach soccer con la Nocerina. Sarà dunque un confronto bello, importante tra i due migliori marcatori di questo raggruppamento. SoloSavoia.it a quattro giorni dal big match del Giraud li ha ascoltati entrambi in un’intervista parallela tutta da leggere.
COMPLIMENTI RECIPROCI – Le prime schermaglie tra i bomber sono di fioretto. Complimenti reciproci, nessun segno di sfida ma sappiamo che sul campo sarà tutt’altra musica.
“Per Pasquale la carriera parla da sola – ammette Esposito – è una seconda punta di razza, ha vinto tantissimi campionati, da sempre da del tu al pallone. Gli faccio vivissimi complimenti perchè quest’anno sta facendo qualcosa di straordinario. Gli invidio il modo di caciare i rigori, è uno spettacolo vederlo all’opera”.
Non di meno le parole di Carotenuto sul ‘collega’ torrese.
“Esposito non lo scopro certo io. E’ un attaccante forte fisicamente che sa farsi rispettare in area. E’ una prima punta classica con buone doti di finalizzatore. Una qualità, quest’ultima, che mi auguro venga meno domenica”.
Dunque, vi integrereste a meraviglia.
“Non c’è ombra di dubbio. Abbiamo caratteristiche diverse, lui attaccante puro, io seconda punta. Sarebbe una bella cosa”.
LE DIFFERENZE – Sono otto i centri che li separano ma ricordiamo che Esposito non ha calciato neanche un penalty in campionato a differenza di Carotenuto che di rigori ne ha segnati ‘tanti.’ Una differenza non da poco che aggiunta al fatto che Esposito gioca più per la squadra, mentre Carotenuto è più uomo-gol, avvicinano tantissimo il valore dei due atleti.
“In effetti il mio modo di giocare mi porta ad aiutare i compagni, solo in questo girone di ritorno ho servito cinque assist per nostri gol, Kevin Tulimieri può dirvi qualcosa in più in tal senso. Resta comunque che entrambi diamo tutto per i compagni perché solo uniti si vince”.
MOMENTO DELICATO – L’Afragolese viene dalla bruciante sconfitta casalinga contro la neo capolista Portici, il Savoia dal deludente pari di Barano che ha portato al cambio in panchina. Per entrambe il momento non è certo dei migliori.
Da Fabiano a Cimmino, poi nuovamente Fabiano. Come ha vissuto la squadra questo doppio cambio?
“Il calcio è anche questo – dichiara il bomber del Savoia – il compito di noi giocatori è quello di dare sempre il massimo indipendentemente da chi sieda in panchina. Mi è dispiaciuto quando Fabiano fu esonerato, adesso mi è dispiaciuto per Cimmino. Le colpe di questo momento no non sono solo sue, siamo noi giocatori ad andare in campo quindi una parte di responsabilità è anche nostra. Ma c’è voglia di girare definitivamente pagina e l’aver ritrovato Fabiano ci ha fatto davvero molto piacere perché ci conosce. Non possiamo più perdere tempo e solo con lui avremmo potuto riacquistare la continuità persa nelle due trasferte con Pimonte e Barano”.
Situazione diversa ma complicata lo stesso anche in casa Afragolese dopo la sconfitta con il Portici che è costato il primo posto.
“Abbiamo subito troppo le loro giocate – ammette Carotenuto – specie in alcuni frangenti di partita. Certamente si doveva e poteva fare meglio ma una sconfitta contro una squadra del valore del Portici, ci può stare.”
Resta il fatto che su quattro incontri ne avete persi ben tre.
“Non lo nego. Ma non per questo ci sentiamo meno forti. Domenica, nonostante la sconfitta, abbiamo comunque dimostrato di essere in grado di battere l’attuale capolista.
Come ci si sente a passare da lepri a inseguitori?
“Si deve solo far tesoro degli errori commessi e correggerli. Possiamo farlo. E non dimentichiamo che mancano sette partite alla fine e per come la penso, sono tre le squadre in corsa per la vittoria finale. Alla trentesima tireremo le somme e si vedrà chi è stato lepre e chi solo inseguitore.”
ALL’INSEGUIMENTO DEL PORTICI – La classifica dice Portici primo con 57 punti, segue l’Afragolese a 56 poi il Savoia più staccato con 53.
Non è che sabato tra i due litiganti, il terzo…
“E’ un dato di fatto ed è altrettanto chiaro che il Portici trarrà un indubbio vantaggio – chiude Carotenuto – su chi dovesse uscire sconfitto. Ma, e mi ripeto, alla fine manca ancora molto e non mi risulta che l’attuale capolista, salvo eccezioni, abbia mai surclassato l’avversario di turno. Il nostro dovere è giocarcela sempre e fino in fondo. Poi, non potremo che applaudire chi arriva davanti a tutti”.
Esposito è convinto.
“Pensiamo a noi e non guardiamo al Portici. Dobbiamo vincere sabato perché solo così ci rimetteremo in gioco. Ci crediamo e faremo di tutto per conquistare i tre punti anche con il vantaggio di giocare con il nostro pubblico che potrà essere determinante alla fine dei giochi”.
(Matteo Potenzieri – Rodolfo Nastro)