Il Savoia lascia ad Ischia le ultime speranze di approdare direttamente in D. Restano solo un flebile filo di speranza e la matematica per i bianchi ma nulla più perché a ben vedere il Savoia della gestione Cimmino non riesce proprio ad imporsi in trasferta. Due pareggi (Pimonte e Barano) ed una sconfitta (Procida) lontano dal Giraud hanno segnato in negativo il girone di ritorno dei torresi che non sono riusciti ad approfittare dei ‘regali’ via via lasciati dagli altri sul terreno, ultimo dei quali la sconfitta casalinga di oggi (3-4) dell’ex capolista Afragolese contro il Portici. Esposito e compagni, invece, non sono riusciti ad andare oltre un deludente 3-3 contro un’avversaria senza stimoli, già salva e con null’altro da chiedere alla stagione. Invece, con il solito harakiri, il Savoia, per ben due volte in vantaggio, non solo si è fatto rimontare ma ha rischiato anche di perdere se Infimo all’89’ non avesse trovato il pari. Bilancio dunque davvero negativo, poco a nulla da salvare in questa deludente domenica.
LE SCELTE – Cimmino già costretto a dover fare a meno di Pianese (squalificato) e Blasio (infortunato), non riesce a recuperare appieno Guarro, così manda il capitano in panchina riproponendo Terrone sull’out sinistro con Prevete al fianco di Sibilli nel 4-2-3-1. Il giovane Borrelli tra i protagonisti in positivo del successo sul Mondragone di sette giorni prima che siede in panchina!
SIBILLI-GOL – Pronti partenza e il Savoia passa in vantaggio. Minuto 9, fallo dal limite su Prevete, Capriuolo di Bari comanda la punizione da posizione centrale. Sibilli si incarica della battuta, la sua conclusione supera la barriera e beffa Palmiero per lo 0-1. I 100 tifosi giunti da Torre con un viaggio d’andata non dei più sereni, causa il mare mosso nel Golfo di Napoli, fanno festa. La gara sembra in discesa, non sarà così.
PARI BARANO – Il Savoia comincia a soffrire il ritorno dei padroni di casa specie sulla fascia sinistra della propria difesa, con Terrone che ripete e peggiora la pessima prestazione contro il Procida. Dalle sue parti passare per Farina è un gioco da ragazzi, così tutti gli attacchi dei baranesi si concentrano sul numero 3 torrese. Al 13’ Sogliuzzo sfiora il pari con un gran tiro dal limite, si supera Gallo che smanaccia in angolo. 30’ arriva il primo pari dei granata. Farina crossa dalla fascia destra, la palla arriva sul secondo palo dove è appostato Savio che insacca.
SCAVETTO TULIMIERI – Dopo l’1-1 la partita ha un momento di stasi fin quando Esposito serve in area Tulimieri, scavetto del fantasista che supera Palmiero in uscita (46’), Savoia avanti per 2 a 1. Questa è anche l’ultima azione del primo tempo.
RIMONTA E SORPASSO – La ripresa si apre con una grande occasione per il Savoia. Corre il 1’ quando Onda serve in corridoio lungo Esposito, il bomber pur se contrastato da Monti trova lo spazio per la gran conclusione che però termina di poco a lato all’altezza dell’incrocio dei pali. La paura non fa demoralizzare il Barano che al 9’ recupera nuovamente il punteggio. E’ Savio che da corta misura supera Gallo. Doppietta personale per il numero 9 isolano. Ma non è finita qui, il Savoia soffre maledettamente, Cimmino tarda ad operare le sostituzioni, Guarro si scalda inutilmente (non entrerà), Infimo aspetta. Questa lunga attesa permette al Barano di portarsi addirittura in vantaggio. 33’ punizione di Farina dal vertice destro d’attacco, la palla attraversa tutta l’area senza che nessun difensore intervenga, irrompe Sogliuzzo che spizza quel tanto da ingannare Gallo che si vede superato per la terza volta. E’ 3-2. Solo adesso Cimmino inserisce Infimo per Agata.
CHIUDE INFIMO – Dagli spalti i tifosi muovono il proprio dissenso a tecnico e squadra, da Cardito giunge la notizia che il Portici sta vincendo. Al 44’ ultimo lampo: calcio d’angolo di Tulimieri (ammonito poco prima salterà il big match contro l’Afragolese perché diffidato) a centro area, salta più alto di tutti Infimo che di testa insacca. E’ il 3-3 ma è troppo tardi per trovare le giuste energie fisiche e mentali per vincere. Dopo 4’ termina il match con la consapevolezza di aver gettato al vento l’ultima occasione per tornare in corsa per il primato.
(Rodolfo Nastro)