Una squadra giovanissima quella dell’Hermes Casagiove, prossima avversaria del Savoia. Troppo giovane per affrontare un campionato competitivo come quello del girone ‘A’ che mai come quest’anno presenta una qualità alquanto elevata. E i numeri parlano chiaro: appena sei reti all’attivo, ben 78 quelle subìte di cui 50 in campo esterno dove i giallorossi sono stati sconfitti per dieci volte in altrettante partite. Tre gli avvicendamenti in panca: comincia Di Benedetto, sostituito ad inizio novembre dal duo interno Esposito-De Lucia, rispettivamente tecnici della Juniores e dell’under 17, a loro volta surrogati da Di Gaetano all’inizio del nuovo anno. Tuttavia, niente è servito al cambio di rotta di una compagine destinata inesorabilmente alla retrocessione dopo un triennio di Eccellenza. Clamorosi i “cappotti” dell’Afragolese, 8-1, del Portici e del Procida, 7-0, del Casalnuovo, 9-0, del Barano, 6-0, dello stesso Savoia, che ha rifilato ai malcapitati casertani un set esterno (nella foto l’esultanza al secondo gol). Insomma, una squadra molto debole ma che con grande dignità scende in campo turno dopo turno sempre per dare il massimo in quelle che più che sfide rappresentano un calvario. E sabato al Giraud il film non sarà molto diverso.
LE GOLEADE BIANCHE – Lo 0-6 dell’andata, i tanti gol subiti dall’Hermes fanno pensare che dopodomani il Savoia potrà rifilare il classico cappotto ai malcapitati casertani. Così, senza spingerci molto nei meandri della storia del Savoia, ricordiamo il clamoroso 0-16 che i torresi inflissero nel 2012 al Giorgio Ferrini Benevento, record italiano tuttora imbattuto di risultato finale con il massimo scarto di reti. In quella partita, il debuttante Romano (che poi non fu più impiegato), mise a segno ben sei reti, seguito da Montaperto con cinque, una doppietta fu ad appannaggio di Guarro, un gol ciascuno per Catalano, Savarese e Nasto. Nel 1990, invece, il ‘Liguori’ di Torre del Greco, campo di casa del Savoia, fu teatro di un tiro al bersaglio che fruttò un altrettanto fragoroso 15-0 ai calabresi del Chiaravalle: cinquina di Sossio Aruta , due i gol di Melfi, uno ciascuno per Di Rosa, Falanga, Di Cunzolo, Santaniello, Acanfora, Marasco, Esposito e Comiato. Dei tredici giocatori impiegati, dieci finirono sul tabellino dei marcatori. Unica eccezione, a parte i portieri D’Anzilio e Lotti che si avvicendarono in corso di gara, il difensore Carlà. Inutile dire che in ambedue le occasioni il Savoia fu promosso in serie superiore. Più recentemente, ricordiamo il 7-2 che Meloni e compagni rifilarono al Licata e che, anche in questo caso, coincise con la matematica promozione in LegaPro dei torresi. Prepariamo il pallottoliere…
(Matteo Potenzieri)