12 gol (senza rigori) in 13 gare disputate, una media di 0.92 a partita, vicecapocannoniere del girone ‘A’ di Eccellenza. Davvero niente male lo score di Gennaro Esposito (nella foto), ‘la punta’ del Savoia. I suoi gol sempre pesanti e capaci di sbloccare o chiudere gare, evidenziano la notevole confidenza con la porta per il trentaduenne attaccante che ha cominciato in B con il Napoli a soli 18 anni. SoloSavoia.it lo ha ascoltato in un’intervista nella quale, per la prima volta, parla del suo stato d’animo e del suo pensiero sul mercato dei bianchi relativamente alla ricerca di un’altra prima punta, ma sono tanti altri gli argomenti che abbiamo affrontato con lui.
NON BELLO MA CONCRETO – Nonostante faccia tanti gol, Esposito è sempre costretto a dimostrare qualcosa. Subito dopo il successo in casa dell’Albanova, commentando qualche mugugno del pubblico nel corso della prima frazione, aveva affermato. “Questa è la storia di Gennaro Esposito”.
A bocce ferme gli chiediamo di tornare sull’argomento.
“Chiarisco meglio il concetto di allora. Non sarò un giocatore bello a vedere, non sarò mai il Tulimieri della situazione, in grado con il suo estro e la fantasia di scaldare il pubblico. Io sono l’esatto opposto ma sono concreto. Segno e contribuisco alle vittorie della mia squadra. Avrò sbagliato una o due gare, lo ammetto, ma per il resto ho sempre dato qualcosa nell’economia della gara. Se non ho segnato, ho fatto segnare. Alla fine la mia storia è sempre questa, rincorrere per dimostrare ma poi quando vado via da una piazza lascio sempre un bel ricordo”.
Un bilancio positivo per te questa prima parte di stagione.
“Ovviamente si. Aver segnato quasi un gol a partita, senza rigori, non è da poco. Posso e devo fare meglio, spero davvero di poter aiutare la squadra in questo girone di ritorno per conquistare la D”.
LA RICERCA DELL’ATTACCANTE – In questo ultimo mese e mezzo si sono fatti tanti nomi di attaccanti, su tutti Grezio, Galizia e Rosario Majella.
Come hai vissuto questo periodo?
“E’ la prima volta che ne parlo pubblicamente ma credo sia anche giunto il momento di farlo. Faccio una premessa: quando ho iniziato nel lontano 2002 al Napoli con mister Gregucci, quella era una squadra in costruzione con Gaucci patron, di li a poco sarebbe arrivato De Laurentiis. L’allenatore mi disse che per lui ero l’attaccante e chi fosse arrivato dopo avrebbe dovuto picchiare di più di me prima, durante e dopo”.
Quindi eri pronto con il coltello tra i denti?
“Diciamo che non avrei certo reso vita facile a chiunque fosse arrivato, non mi sarei fatto da parte. Io ho dimostrato, sto dimostrando e continuerò a farlo. Chi fosse giunto qui, indipendentemente dal nome e dal curriculum, avrebbe dovuto fare almeno quello che ho fatto io, dimostrandolo al gruppo, all’allenatore, ai tifosi. In campo non va un nome, va chi fa il suo dovere ed io credo di averlo fatto in pieno. Detto ciò se dovesse arrivare un altro attaccante non potrà che farmi piacere perché un giocatore in più renderebbe la rosa ancora più completa e competitiva e poi non mi spaventa assolutamente la concorrenza, credo lo abbiano capito tutti”.
L’INTESA CON PIANESE – Di certo nella campagna di rafforzamento Esposito avrà gradito l’arrivo di Raffaele Pianese.
“Certo. Lo conosco da 15 anni, abbiamo iniziato insieme nel Napoli. Lo scorso anno abbiamo vinto il campionato ad Ercolano. E’ un grande uomo ed un giocatore in grado di fare la differenza. Sono certo che ci darà una grande mano per vincere questo campionato”.
LA ‘D’ NEL MIRINO – Da quest’ultima affermazione è evidente che Esposito creda nella D.
Ci arriverete direttamente o pensate di passare per gli spareggi”.
“Pur rispettando Afragolese e Portici che al momento ci precedono in classifica, credo che abbiamo tutte le possibilità per tagliare per primi il traguardo. In più rispetto agli altri abbiamo il pubblico che ci fa sempre sudare la maglia e ci sostiene in casa e fuori. Questo agli altri manca ed alla lunga potrà risultare determinante”.
APPELLO AI NAVIGANTI – L’accenno ai tifosi permette ad Esposito di rivolgere un vero e proprio appello.
“Loro sanno di essere fondamentali per noi e dovranno continuare a farlo gara dopo gara a cominciare da sabato contro la Neapolis. Abbiamo bisogno di loro per gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Desidero tantissimo poter regalare alla magnifica Curva Sud la serie D”.
DA FABIANO A CIMMINO – Nell’intervista ‘fiume’ ad Esposito non può mancare un passaggio sul cambio di allenatore.
Come avete preso la decisione del presidente Altea di esonerare fabiano dopo due vittorie consecutive e ad appena due punti dal primo posto?
“Confesso che tutti noi siamo rimasti sorpresi. Io ero legatissimo al mister, sia come uomo che come allenatore. Detto questo però accettiamo la decisione del presidente ed andiamo avanti. Noi pensiamo al bene del Savoia, per questo motivo stiamo dando tutti noi stessi ed anche oltre a mister Cimmino. Siamo a sua completa disposizione perchè tutti insieme abbiamo fisso il pensiero della promozione”.
LA PROSSIMA DEDICA – Chiudiamo la chiacchierata con Esposito con una domanda di ‘colore’.
In genere dopo ogni gol dedichi la marcatura a qualcuno. Il prossimo a chi lo dedicherai?
“Quello che viene è sempre il più bello, per scaramanzia preferisco non dedicarlo adesso ma solo dopo aver segnato e vi assicuro che i gol non mancheranno”.
Quanti ne pensi di poter segnare ancora?
“Diciamo che mi piacerebbe arrivare a 36 (sorride ndr) come ha fatto Higuain l’anno scorso ma a differenza sua che non ha vinto niente vorrei che questi gol servissero per conquistare la promozione”.
(Rodolfo Nastro)