L’AVVERSARIO. Maiellaro: “Mi emozionerà vedere i tifosi del Savoia” Il portiere protagonista della cavalcata in Lega Pro con i bianchi, oggi difende i pali della Sessana: “Incontreremo una squadra arrabbiata ma non saremo l’agnello sacrificale”

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maiellaro1Che strano mondo quello del calcio. Da protagonista nelle finali play-off per la B con la Casertana, all’Eccellenza con il suo attuale club, la Sessana, passando per un periodo di ‘disoccupazione’. E’ la sconcertante – e consentiteci di dire assurdaparabola di Gigi Maiellaro (nella foto), il Batman del Savoia vincente di serie D.

Fu proprio SoloSavoia.it nel corso della sua permanenza in maglia bianca ad etichettarlo con questo appellativo perché, a dispetto di un’altezza non eccezionale per un portiere, come il supereroe della Marvel, è dotato di eccellenti doti atletiche, maturate nel tempo, che lo rendono abilissimo. Sentiamolo.

IL MANCATO DECOLLO – Nonostante si parli sempre bene di te, la carriera stenta a decollare. Ti sei chiesto il motivo?

In tutta franchezza, non ne ho la più pallida idea. Dopo l’esperienza con la Casertana pensavo di meritare la riconferma. Il cambio societario invece (da Lombardi a Tilia, ndr), ha stravolto i programmi e non solo mi sono ritrovato senza squadra ma il mio telefono non ha mai squillato prima del club del presidente Vrola. Devo dire grazie alla Sessana ed al suo allenatore Di Michele che mi ha voluto con sé”.

IL TRISTE ADDIO AL SAVOIA – Quanto ti è dispiaciuto dover lasciare il Savoia?

E’ una domanda che avrei preferito non mi facessi tanta è la tristezza che ho provato a dover dire addio alla maglia bianca, per giunta dopo un torneo vinto e dopo aver fornito prestazioni – credo – all’altezza della splendida cavalcata di quella stagione”.

Perché ritieni che non ti sia stata concessa la chanches che meritavi?

Credo che il direttore Maglione non abbia mai creduto in me. Dopo aver svolto anche il ritiro, mi disse che dovevo andare via per lasciare spazio ad altri (Maglione gli preferì il suo ‘pupillo’ Santurro ndr) e che mi aveva anche trovato la squadra, l’Agropoli. Per quella cessione, il Savoia intascò 15.000 mila euro”.

LA CHIAMATA DEGLI AURUNCI – Senza nulla togliere alla Sessana, ma dopo la bella avventura in Lega Pro non sarebbe stato meglio attendere ancora un pò?

“Ci ho provato, ma il calcio è una passione smodata e non ho resistito più di tanto. Non ho guardato la categoria, ho pensato solo che sarei sceso in campo e questo mi è bastato. Da luglio a settembre del resto, in attesa di una chiamata, ho anche lavorato presso un amico imprenditore per non gravare sui miei genitori e avrei continuato sia pure a fatica. Fortunatamente qualcuno si è ricordato di me, ed eccomi qui a fare quello che più mi piace”.

Appena undici reti subìte, terza difesa del torneo. Quanto c’è di tuo?

“Devo precisare che non c’ero al debutto in campionato quando la Sessana ha pareggiato con il Real Forio per 5-5, quindi, diciamo che ho subito appena sei reti in dodici partite; una perfomance che mi sento di condividere con tutto il reparto difensivo. Siamo molto ben assemblati e questo contribuisce a fornire prestazioni di ottimo livello. Se solo fossimo un po’ meno sfortunati in attacco…”.

Siete a centro classifica e la società nelle ultime ore si è disimpegnata da elementi come Ioio, Barone Lumaga e Gargiulo. Un indebolimento che preclude all’obiettivo salvezza?

Siamo ancora in corsa per la Coppa Italia e i play-off distano appena sei punti. Se è vero che i giocatori citati hanno lasciato, è altrettanto vero che il calciomercato è ancora lungo e c’è tempo per trovare adeguati sostituti che ci permettano di poter ben figurare nel prosieguo delle competizioni. Sono fiducioso”.

AMICI CONTRO – Domenica siete attesi da un Savoia non tranquillo. Cosa ti aspetti dalla tua ex squadra?

Troveremo sicuramente un Savoia arrabbiato anche perché non vince da tre partite. Mi aspetto una sfida ad alta tensione con i bianchi determinati ad ottenere la vittoria anche grazie all’aiuto degli immensi ed unici tifosi torresi. Ma noi non saremo l’agnello sacrificale”.

L’avversaria che ti ha dato più filo da torcere.

“In tutta sincerità, nessuna ci ha messo sotto a livello di gioco; ce la siamo sempre giocata con tutti ad armi pari”.

Il tuo pronostico a metà torneo.

Dico Savoia fino alla fine con Portici e Afragolese”.

Ti va di dire qualcosa ai tuoi ex tifosi?

“Dopo tre anni li rivedrò per la prima volta. Credo di aver lasciato un bel ricordo e li saluto tutti con grande affetto. Non ti nascondo che mi emozionerà sentire i loro cori durante la partita”.

(Matteo Potenzieri)





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