A fine gara il presidente Ciro Altea ed il diggì Felicio Ferraro si trattengono nell’area antistante gli spogliatoi. I commenti a caldo evidenziano la soddisfazione per la qualificazione raggiunta anche se il massimo dirigente non manca di una frecciatina a tecnico e squadra.
ALTEA – “Abbiamo giocato una partita non bella, ci siamo qualificati senza soffrire ma la mia soddisfazione non è totale perchè mi piacerebbe vedere anche il bel gioco e quello oggi non c’è proprio stato”.
Dichiarazioni diverse da quelle del post Afragolese dove la prestazione sontuosa del secondo tempo del Savoia aveva fatto profondere al patron ampi complimenti. Stavolta, invece, pur arrivando la qualificazione, è il gioco ad aver fatto storcere il naso ad Altea.
“Vedremo col Portici che partita giocheremo”.
FERRARO – Al suo fianco c’è il direttore generale Felicio Ferraro, colui che quest’estate ha costruito la rosa da primato.
“Il presidente è un esteta, gli piace il bel calcio, è ovvio che partite così non gli vadano giù (Altea sorride ndr)”.
Fabiano ha esaltato i giovani, questo Savoia dimostra di avere una panchina lunga e di spessore.
“E’ proprio così. Quando abbiamo operato sul mercato ci siamo concentrati non solo sull’undici titolare ma anche su ricambi di qualità. In Coppa siamo arrivati ai quarti applicando spesso un notevole turn over. I giovani ci stanno dando soddisfazioni, basti pensare che sulla fascia destra con Adamo, Ferraro e Rocchino abbiamo puntato su tre diciassettenni”.
Una domanda comune ai nostri due interlocutori riguarda il mercato di dicembre.
E’ Ferraro a parlare.
“In difesa con l’arrivo di Formisano, secondo portiere, è tutto sistemato. Interverremo con due pedine, una a centrocampo e l’altra in attacco per puntellare in qualità e scelta l’attuale rosa. Gli impegni crescono e si fanno più insidiosi e noi non vogliamo farci cogliere impreparati nella parte cruciale di una stagione che ci sta vedendo con pieno merito protagonisti”.
(Rodolfo Nastro)