“Sono orgoglioso di essere il presidente onorario del Savoia”. A parlare è Ciro Immobile (nella foto). L’attaccante della Nazionale, di proprietà del Siviglia, prima di tuffarsi nel pieno del calcio mercato che lo vedrà tra i sicuri protagonisti, sta trascorrendo qualche giorno di svago nella sua amata Torre. A SoloSavoia.it, Ciro ha rilasciato un’intervista esclusiva nella quale ha parlato di Savoia e di progetti per rilanciare il vessillo biancoscudato, con un occhio di riguardo ai giovani talenti locali.
IL PREGIO DELLA MODESTIA – Nonostante sia un calciatore ai massimi livelli da anni, Immobile è un ragazzo semplice, modesto ed un tantino timido, poi quando parla di Savoia praticamente si ‘scioglie’.
Il suo primo pensiero per la nuova carica va al patron dei bianchi.
“Ringrazio il presidente Altea, una persona seria grazie al quale è rinato il calcio in città dopo le negative parentesi degli ultimi anni. Lui vuole costruire una squadra importante per rilanciare il Savoia. E’ stato bello che mi abbia regalato questa carica. Desideravo da tempo poter far parte in qualche modo del Savoia. E’ la squadra per la quale ho sempre tifato”.
Nella conferenza stampa di ieri il patron Altea ha esordito affermando che il suo primo obiettivo è quello di rilanciare l’immagine del Savoia.
Ciro Immobile farà da testimonial.
“Ne sono onorato e responsabilizzato al punto giusto”.
Ieri la notizia ha subito fatto il giro dei media non solo locali. Una bella soddisfazione.
“Certo. Ho visto ieri sera su Sky la notizia ripresa dal vostro sito ed è stato importante perché ha subito travalicato l’ambito locale. E’ proprio questo quello che cercherò di ottenere con il mio ruolo. Del Savoia si dovrà parlare sempre di più e per il meglio”.
PROGETTI FUTURI – A proposito di idee e progetti, come si svilupperà il tuo incarico?
“Ci sono già alcune idee che ho condiviso con mio padre e con gli amici più stretti, per ora sono sotto banco ma presto verranno fuori”.
IL SETTORE GIVOANILE – Tra le tante idee Immobile ci confessa il punto focale del suo progetto Savoia.
“Intendo far rinascere e sviluppare il settore giovanile. Non ho ancora avuto modo di esporre al presidente le mie intenzioni ma sono sicuro che non ci sarà alcun problema perché ho avuto ampia possibilità di operare”.
Ciro è un figlio di Torre e da piccolo, prima di approdare alle giovanili della Juventus, il suo trampolino di lancio non è stato il Savoia, bensì il Sorrento.
Forse proprio quell’esperienza ti ha convinto che bisogna investire su Torre?
“E’ così. Partendo dalla mia esperienza personale voglio evitare che in futuro giovani talenti di Torre e del circondario siano costretti ad emigrare in altri comuni per fare calcio. Qui c’è tanta passione e sono certo che molti ragazzi hanno talento da vendere. Con il settore giovanile il Savoia potrà creare una base importante per costruire un futuro duraturo. Io mi impegnerò tantissimo in questo progetto”.
IL SAVOIA DEI TORRESI – I primi tre acquisti del nuovo Savoia sono altrettanti torresi doc. Ci riferiamo a Nino Guarro, Francesco Gallo e Filippo Blasio.
Quanto ritieni possa essere importante che siano i torresi ad indossare questa casacca?
“Credo potrà risultare fondamentale. I ragazzi di questa città conoscono il vero valore di indossare questa maglia. Io non l’ho potuto provare ma solo veder giocare il Savoia mi emoziona”.
A PRESTO CIRO – Ciro domani andrà già via. Non potrà prendere parte al lancio della campagna abbonamenti.
“Purtroppo devo ripartire, mi dispiace non poter essere presente per la nuova campagna di tesseramento. Ci sarà mio padre ed altri amici. Non appena potrò tornerò a Torre per stare vicino alla squadra e vedere il mio Savoia giocare. Anche da lontano la mia passione è fortissima”.
Non a caso agli Europei di Francia nella ormai ‘virale’ conferenza stampa con Insigne e Florenzi hai parlato del Savoia, inserendolo tra Napoli, Roma, Lazio ed Avellino.
“Non potevo non farlo, mi è venuto dal cuore. Per me il Savoia non ha eguali”.
(Rodolfo Nastro)
