ESCLUSIVA. Mascitelli: “Gestirò io il Savoia” Il socio di Todisco sarà il nuovo presidente, il patron si defila e passa lo scettro del comando. I retroscena sul caso Sosa ed il futuro 'romano' dei bianchi

http://www.solosavoia.it/2016/01/05/esclusiva-mascitelli-gestiro-io-il-savoia/

mascitelli-todiscoLe novità per il Savoia sembrano non finire mai. Dopo i numerosi innesti in rosa, venerdì ci sarà una riunione operativa per stilare il nuovo organigramma dirigenziale nel quale non mancheranno piccole ‘rivoluzioni’. La prima riguarderà Giorgio Mascitelli (nella foto con Todisco), sempre più presente al Giraud, che ricoprirà il ruolo di co-presidente insieme ad Arnaldo Todisco. Il nuovo massimo dirigente del sodalizio biancoscudato si ‘confessa’ in esclusiva a SoloSavoia.it chiarendo i tanti lati oscuri di quest’ultimo periodo dal ‘nuovo’ ruolo che occuperà Todisco, alla situazione di Sosa, che dopo Portici è stato sull’orlo dell’esonero. Non poteva mancare un importante passaggio sul futuro.

UNA POLTRONA PER DUE – Mascitelli ormai è diventato un punto di riferimento fisso, segue i bianchi in casa e fuori.

Il suo impegno si sta intensificando sempre più al punto che rivestirà un ruolo di primissimo piano nel nuovo organigramma societario.

“Venerdì ci incontreremo per decidere ruoli e competenze poi lunedì prossimo dopo la gara con il San Giorgio terremo una conferenza stampa. Per quanto mi riguarda sarò il nuovo presidente, mi affiancherò ad Arnaldo Todisco”.

Due presidenti, ma chi comanderà?

“Più di parlare di comando diciamo che io sarò operativo sul campo mentre Arnaldo si defilerà parzialmente per una serie di motivazioni personali e professionali. Sarò io a parlare ed ad avere rapporti con squadra, stampa e tifosi”.

Un Todisco ridimensionato nelle proprie mansioni che comunque conferma il proprio impegno economico.

Arnaldo ha mantenuto fede agli impegni assunti finora con grande senso di responsabilità, di questo gli va dato merito ma bisogna essere realisti e per questo è necessaria nuova linfa. Non a caso nel nuovo organigramma entrerà un mio amico imprenditore di Napoli che opera nel settore dell’impiantistica sportiva”.

VERA PACE O TREGUA? – Non è un mistero che tra Mascitelli e Todisco nell’ultimo mese e mezzo non corresse buon sangue. I due erano ai ferri corti. La vicenda Sosa ha rappresentato il culmine della tensione, poi la cena di natale per riappacificare le parti.

Si è trattato di pace vera o di tregua finora fine stagione?

E’ pace vera, ve lo assicuro anche perchè ho avuto un incontro franco con Todisco, lui sa qual è il mio pensiero, credo che lo abbia capito così come io ho compreso la sua situazione”.

IL QUASI ESONERO DI SOSA – Con Mascitelli ripercorriamo uno dei momenti di maggior tensione dell’ultimo periodo: l’eliminazione dalla Coppa Italia a Portici con la successiva ‘sfiducia’ a Sosa.

Il neo presidente conferma punto per punto tutte le anticipazioni che SoloSavoia.it aveva riportato con dovizia di particolari nelle ore successive, smentendo di fatto la ‘ricostruzione’ per nulla convincente che si era dato Sosa dopo la vittoria sull’Isola di Procida.

“E’ vero, avete pienamente colto nel segno. Era mia volontà sostituire Sosa con Marco Miserini, persona precisa, di grande competenza, un allenatore di successo che con i giovani ha fatto tantissimo”.

Perché questa alzata di scudi nei confronti di Sosa?

“Per il semplice motivo che a Portici non mi è piaciuta la sua gestione della gara, dopo quattro pareggi consecutivi dovevamo vincere quella partita e nel momento più delicato dell’incontro vedevo ad esempio Toscano arretrato a difendere non so cosa. Ammetto di essermi lamentato in tribuna insieme a qualche altro amico che era con me. Mi sono davvero arrabbiato perchè eravamo nelle condizioni di qualificarci”.

Poi?

“Il giorno dopo Arnaldo ha insistito perché Sosa restasse, così si è deciso di confermarlo ma di assegnare a Miserini la Responsabilità dell’area tecnica. Ho poi incontrato Sosa e mi sono chiarito con lui. Ho capito che la colpa non era tutta sua, molte scelte tecniche erano operate dal suo secondo Somma che per questo motivo è andato via. Adesso siamo uniti più che mai e guardiamo avanti con fiducia”.

In questo mercato di riparazione è intervenuto direttamente?

“Soltanto con Simeri che conoscevo bene e sono sicuro che darà un grande contributo”.

PLAY-OFF – Il mercato ci porta al campionato.

Mascitelli non fa troppi giri di parole, a lui non piace gettare fumo negli occhi, così a proposito del cammino verso la D parla in maniera realistica.

L’unica possibilità che abbiamo di accedere in quarta serie è la vittoria dei play off. Dobbiamo inseguire il secondo posto per partire al meglio nella griglia degli spareggi. Soltanto uno svenimento collettivo dell’Herculaneum potrebbe riaprire il campionato ma non ci credo, ritengo che vinceranno loro anche se la palla è rotonda e tutto può accadere sulla carta”.

IL FUTURO – La strada per la D è dunque lunga e tortuosa.

Se a fine campionato non dovesse arrivare la promozione?

Ripartiremo con un nuovo campionato di Eccellenza per vincere. Non saranno fatti gli errori di questa stagione anche in termini di comunicazione. Arnaldo se vorrà restare sarà il benvenuto ma è chiaro che la sua posizione defilata dovrà restare tale, di questo ne è perfettamente consapevole ed anche per lui sarà meglio così, si esporrà alla critiche il meno possibile. Entreranno importanti imprenditori romani che operano nel campo della movida capitolina con la gestione di bar, pub e night”.

L’APPELLO AI TIFOSI – Mascitelli chiude questa lunga ed esaustiva intervista rivolgendosi ai tifosi.

Capisco il loro stato d’animo. In questi mesi non si è certo dato l’impressione di una società serena, troppe chiacchiere, tante tensioni, si è parlato di stipendi, di problemi economici, di contrasti interni, qualcuno ha parlato troppo e spesso senza senso. Adesso basta, io ho molti amici a Torre e non voglio fare brutte figure, ci metto la faccia, vengo sempre allo stadio e guardo le partite dalla tribuna, tra la gente. Intendo onorare la città e la sua tifoseria e mi auguro che i nostri sostenitori capiranno questo nuovo indirizzo che ci siamo dati e torneranno allo stadio per spingerci negli ultimi quattro mesi di campionato”.

(Redazione)





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