Il Savoia sta serrando le fila per mettere a disposizione di Roberto Sosa la punta da lui espressamente richiesta, ovvero l’argentino Franco Caraccio (nella foto). La trattativa è a buon punto, a confermarcelo è lo stesso calciatore che ha rilasciato significative dichiarazioni a www.SoloSavoia.it.
VOGLIA DI TORRE – Caraccio parla un discreto italiano, ormai è in Italia da qualche anno e le forti radici comuni tra popolo argentino e napoletano vengono subito fuori.
“Siamo a buon punto, spero tutto si risolva a breve perchè già sabato mi piacerebbe essere a disposizione del mister per la prossima di campionato. Di certo c’è la disponibilità da entrambe le parti, bisogna limare qualcosina ma sono ottimista”.
Qual è il motivo della tua ‘voglia’ di Torre?
“In primo luogo mister Sosa che crede tanto in me e poi ho sentito parlare della piazza di Torre da diversi amici. In un certo senso per calore e passione è molto simile a Napoli dove due miei connazionali come Diego Maradona ed ora Gonzalo Higuan sono diventati degli idoli”.
QUELLA FOTO CON MARADONA – A proposito del ‘Pibe de Oro’, quando sul nostro sito lo scorso 29 novembre abbiamo riportato in anteprima la notizia dell’interessamento del Savoia per Caraccio, ci ha colpito la foto che lo immortalava con Maradona, al punto che l’abbiamo utilizzata per ‘accompagnare’ il nostro articolo.
Ci racconti quell’immagine?
“E’ un ricordo bellissimo, unico. Ero nel ritiro della Nazionale Under 20 d’Argentina quando arrivò il grande Diego per salutare alcuni suoi amici, approfittai del momento per chiedergli uno scatto. Da lì è nata quella foto, per me un vero orgoglio”.
L’ELOGIO AD HIGUAIN – Prima Caraccio ha accennato a due campionissimi, dopo Maradona, Higuain.
Hai qualche aneddoto da raccontarci sul ‘Pipita’?
“Lo conosco da tempo, ha la mia stessa età, ho avuto modo di allenarmi insieme a lui e vi garantisco che a quei tempi mai avrei immaginato fosse diventato il campione di oggi. Ieri quando ha segnato il secondo gol del Napoli mi sono emozionato, un rete di classe e tecnica che solo un grande può realizzare. Sono davvero contento che stia facendo benissimo, magari se arrivo a Torre andrò a trovarlo a spesso Napoli”.
IL PASSATO A SORRENTO – Dopo la simpatica parentesi ‘argentina’ torniamo al presente, o meglio al passato.
Quali i ricordi dell’esperienza a Sorrento?
“Iniziammo molto bene il campionato, poi qualcosa girò per il verso sbagliato ed io decisi di andare via, poco dopo lasciò anche mister Sosa. In quel frangente fu la società a venire meno. Dopo sono andato a Potenza, qui ho avuto belle soddisfazioni, arrivammo al secondo posto”.
IL FUTURO – Attualmente Caraccio è tesserato con la Clodense, squadra di D.
I veneti sono disposti a liberarti subito?
“Con loro avevo un accordo fino al 15 dicembre ma ormai siamo alla conclusione del nostra rapporto, mi ritengo già libero”.
Chi hai sentito del Savoia?
“Ho parlato con mister Sosa ovviamente poi ho avuto un contatto con la dirigenza”.
‘JOLLY’ D’ATTACCO – Chi si aspetta un Caraccio simil ‘tanque’ si sbaglia. Franco non è certo un panzer d’area di rigore.
Ce lo spiega chiaramente.
“Ho giocato in diversi ruoli in avanti, da punta centrale, sulla fascia o anche alle spalle della punta. Mi piace muovermi, non sono un attaccante statico che resta in area per aspettare passaggi e cross. Non ho un fisico possente”.
Qual è il numero di maglia che ti piacerebbe indossare al Savoia?
“Non ho dubbi, la numero 10 in onore di Maradona, è il numero più bello. Ho comunque giocato anche con la 9, la 11 e la 7 sulle spalle, non ho problemi ad adeguarmi, sarà una scelta del mister e dei compagni di squadra”.
Ci vediamo presto a Torre.
“Speriamo bene…”.
(Giuseppe D’Ambrosio)