Savoia: quale futuro? Neanche 24 ore fa la squadra si rendeva protagonista di una ‘commovente’ rimonta contro il Portici (da 0-2 a 2-2) per tenere viva la fiammella di una possibile qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Questa speranza ieri sera è stata ‘spazzata’ via in un sol colpo. Nella riunione fiume tenutasi tra il presidente Todisco, i suoi soci, gli sponsor e parte della squadra (c’era anche mister Sosa), il patron ha affermato che da solo non è in grado di continuare a sostenere gli impegni economici fin qui onorati seppur con difficoltà. Il post del vice presidente onorario Carpentieri su facebook, in cui manifestava tanta delusione, non lasciava intendere nulla di positivo dall’esito dell’incontro. Todisco risultava irraggiungibile, il solo Giorgio Mascitelli, in questo momento il socio più attivo ed operativo, ci ha fatto sapere che prende le distanze da Arnaldo Todisco e che stamattina si sarebbe recato a Roma per effettuare un ultimo tentativo per salvare il Savoia. Una situazione davvero incresciosa che fa venire in mente i tre fallimenti degli ultimi 15 anni, da Antonino Pane a quello targato Manca/Maglione/Piantoni, passando per la gestione Angellotti. Sembra un incubo ad occhi aperti davanti al quale bisognerà fare qualcosa per evitare che quella di ieri sia stata l’ultima gara ufficiale del Savoia in stagione. Probabilmente la parte torrese con Nazario Matachione potrebbe costituire una soluzione ‘tampone’ in attesa di un esito definitivo. A rischio è la sopravvivenza del Savoia in un 2015 vero annus horribilis per la troppo vituperata storia del vessillo biancoscudato.
(Redazione)